Riconosciuto "l’alto valore sociale" al docufilm di Raffaella Regoli e Antonello
Le voci e le testimonianze dirette di persone colpite dall'Alzheimer protagoniste in "Il mio nome è Alzheimer" di Raffaella Regoli e Antonello Sette hanno colpito la Giuria del Ferrara Film Festival che ha assegnato al docufilm un premio speciale per "l’alto valore sociale". Realizzato all'interno del Villaggio Emanuele di Roma, racconta la vita quotidiana dei suoi ospiti raccontata in tutti gli aspetti: la musica, la danza, il teatro, la pittura, ma anche i rapporti commoventi con amici e parenti che non hanno mai smesso di amarli.
Il docufilm sarà protagonista a Ferrara per due eventi. Domenica 20 settembre, alle ore 17.30, sarà proiettato e premiato all’Apollo Cinepark, come vincitore del Premio Speciale della Giuria del Ferrara Film Festival 2020. Lunedì 21, in coincidenza con la Giornata mondiale dell’Alzheimer, aprirà la serata celebrativa, organizzata dal Comune di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione malati di Alzheimer della città estense e coordinata dall’Assessore alla Cultura Marco Gulinelli.
"Il mio nome è Alzheimer" entra in presa diretta, senza mediazioni e rimozioni, dentro la vita quotidiana dei malati, persone che non possono contare su nessuna cura diversa dall’amore. E l’amore, nella sua forma più vera e commovente è il leitmotiv del docufilm. Come se di tutto si può perdere la memoria, finanche dei nomi dei figli, del marito, della moglie, di se stessi, ma non del filo di sentimenti senza fine.
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