Cannes, la regista di "Barbie" presidente di giuria della 77esima edizione del festival

Il Festival di Cannes ha annunciato che Greta Gerwig, regista del blockbuster estivo "Barbie", sarà la presiedente della giuria della 77esima edizione a maggio. La 40enne, prima americana ad avere questo ruolo, raccoglie il testimone dal regista svedese Ruben Ostlund, la cui giuria ha assegnato la Palma d'oro 2023 al thriller "Anatomia di una caduta" di Justine Triet. Non solo. Il film fa incetta di candidature ai Critics Choice Awards.

"Gerwig è la prima regista donna americana ad assumere tale ruolo", ha affermato il festival del cinema in un comunicato. La sua presenza darà un tocco giovanile a Cannes, che non aveva un presidente così giovane dal 1966, quando la kermesse venne guidata dall'allora 31enne Sophia Loren.

È anche la prima donna dopo l'attrice Cate Blanchett nel 2018 ad assumere la prestigiosa posizione. Oltre a "Barbie", vivida satira femminista sulla vincente linea di bambole di plastica, la Gerwig ha anche diretto "Lady Bird" (2017) e "Piccole donne" (2020). Sta lavorando a un adattamento de "Le cronache di Narnia" e ha anche recitato in più di una ventina di film.

 Il film fa incetta di candidature ai Critics Choice Awards e guida la classifica delle nomination per la 29esima edizione dei premi, con 18 candidature, distanziando di gran lunga tutti i rivali. Come per i Golden Globe, la commedia domina le preferenze espresse dell'associazione dei critici cinematografici con menzioni per il miglior film, miglior regia, migliore sceneggiatura originale a Gerwig e Noah Baumbach e cinque nomination per gli attori, tra cui alla protagonista Margot Robbie, ai non protagonisti Ryan Gosling e America Ferrera, all'emergente Ariana Greenblatt e all'intero cast come miglior ensemble. Anche molte delle canzoni del film hanno ricevuto nomination, tra cui Dance the night, I'm just Ken e What was I made for, mentre Mark Ronson e Andrew Wyatt sono stati nominati per la migliore colonna sonora.

 La Critics Choice Association, di cui fanno parte circa 600 critici di cinema e tv di tutto il mondo, assegnerà i premi il 14 gennaio a Los Angeles, in un appuntamento cruciale nel cammino verso gli Oscar.

 In lizza anche "Oppenheimer", "Poor things" e "Killers of the flower moon". Tra i film non in lingue inglese escluso quello di Matteo Garrone "Io Capitano".

 I co-presidenti e amministratori delegati della Warner Bros., Michael De Luca e Pam Abdy, hanno elogiato la Gerwig in una dichiarazione e hanno detto che il traguardo "è una testimonianza della sua genialità e del suo impegno nel realizzare un film che i fan di Barbie di ogni età vogliono vedere sul grande schermo".

 "Barbie" racconta la storia della bambolina interpretata da Margot Robbie in una geniale operazione tra l'ultra marketing combinato tra Mattel e la Warner Bros che ha prodotto il kolossal e la regista Greta Gerwig, acclamato talento femminista del cinema americano. Se nella famosa canzone degli Aqua Barbie diceva "Life in plastic, it’s fantastic", quella interpretata sul grande schermo da Margot Robbie scende dal piedistallo e sembra essere piena di dubbi, in crisi e insicura tra pensieri di morte, sintomi di ansia, malinconia che diventa depressione, e un invisibile accenno di cellulite. Sembra semplicemente che abbia preso coscienza e stia diventando reale.

 Nella storia del botteghino moderno, solo 53 film hanno incassato oltre 1 miliardo di dollari, senza tenere conto dell'inflazione. Ci sono, però, tre pellicole che sono state co-dirette da donne e sono ancora davanti a Barbie: si tratta di Frozen (1,3 miliardi di dollari) e Frozen 2 (1,45 miliardi di dollari), entrambi co-diretti da Jennifer Lee, e Captain Marvel (1,1 miliardi), co-diretto da Anna Boden. Barbie ha, però, superato Captain Marvel a livello nazionale con 459,4 milioni di dollari contro 426,8 milioni, rivendicando così il record nordamericano per i film live-action diretti da donne.