La terza edizione dal 30 giugno al 2 luglio al Labirinto della Masone
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Ai nastri di partenza la terza edizione di Lost, festival internazionale dedicato alle più innovative espressioni del contemporaneo in musica, n programma da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio negli spazi del Labirinto della Masone di Fontanellato (Parma). Un’esperienza immersiva, promossa da una delle principali Fondazioni d’Arte italiane (nata nel 2011 dal genio di Franco Maria Ricci) e ambientata nel labirinto vegetale più grande del mondo. In programma 32 artisti da 17 Paesi, alcuni tra i più interessanti protagonisti della ricerca musicale globale si daranno appuntamento ancora una volta ai piedi della maestosa Piramide per esplorare le infinite declinazioni del contemporaneo tra arte e suono e per valorizzare al meglio un luogo unico al mondo, dando vita a un evento unico nel suo genere.
Tra gli highlight di questa terza edizione, l’avant-pop di Lucinda Chua, cantante e polistrumentista londinese di origini cinesi, fresca di uscita sulla prestigiosa label inglese 4AD Records, in prima italiana con il suo nuovo live in formazione “classica” che la vede impegnata al violoncello; il dj set A/V in solo del nippo-canadese Doon Kanda, storico collaboratore di Arca, Björk e FKA Twigs, oggi apprezzato producer per l’etichetta di culto Hyperdub (unica data italiana); il live della giapponese Hatis Noit, prodotta da Erased Tapes, che vanta tra i suoi ammiratori personaggi del calibro di David Lynch, William Basinski e Rick Rubin; la prima italiana di Gabber Modus Operandi, duo di riferimento dell’effervescente scena indonesiana, con la sua folle miscela di Gamelan (musica tradizionale balinese), punk ed elettronica; l’inedito live made in UK che vede affiancati il maestro della dub Kevin Martin, aka The Bug, e Flowdan, tra i pionieri del grime, fresco di collaborazione con Skrillex e Fred Again; la producer svizzera di origini nepalesi Aïsha Devi, co-fondatrice dell'etichetta-collettivo Danse Noire e maestra della tecnica vocale, tra gli ospiti più ricercati dai più importanti festival europei e dai principali centri dedicati al contemporaneo in tutto il mondo (dal Barbican Centre di Londra al The Broad di Los Angeles);
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L’artista peruviana Daniela Lalita, partner storica di Amnesia Scanner, per la prima volta in assoluto nel nostro paese per presentare il suo progetto solista in uscita per Young (già Young Turks, che annovera tra gli altri FKA twigs, Jamie xx e Sampha) con uno show in esclusiva italiana che prevede una scenografia costruita appositamente per l’occasione; la special ambient performance firmata dall’americana Lyra Pramuk, progetto site-specific ambientato all’interno del dedalo del Labirinto; il live della francese Malibu, tra i nuovi protagonisti della scena ambient, nel roster dell’iconica etichetta newyorkese Uni; il cut’n’paste sperimentale dell’inglese Voice Actor, autrice di uno degli esordi più acclamati del 2022, per la prima volta in Italia con il nuovo live; le travolgenti ibridazioni tra percussioni mediorientali ed elettronica firmate dal duo turco-egiziano ABADIR & Hogir, altra prima nazionale a Lost; il debutto italiano di Yousuke Yukimatsu, attivissimo dj giapponese punta di diamante della pulsante scena underground asiatica. E ancora, la producer messicana Vica Pacheco, che dopo il trasferimento in Belgio si è dedicata all’approfondimento dell’utilizzo musicale di utensili in ceramica tipici della tradizione Messicana; l’americano Dj Python, con un set tra chillout e deep reggaeton ambientato tra i corridoi di bambù gigante, e il dj set mozzafiato degli inglesi Giant Swan. Tra i ritorni da segnalare gli italiani Heith, che presenta in forma completa il suo ipnotico live A/V (proposto in preview nel 2022) e Gabber Eleganza, autore di un vulcanico dj set, tra le performance più apprezzate della scorsa edizione del festival.
Ad affiancare la programmazione musicale del festival ci sarà quest’anno una sezione di eventi “extra” fuori formato, che sabato 1 luglio arricchirà la proposta della terza edizione di Lost con il progetto speciale Ultravioletto, curato da Ruben Spini - artista multimediale, creatore dei visual per gli show di Caterina Barbieri - che prenderà la forma di un vero e proprio take-over della collezione del Museo del Labirinto, prima attraverso un’installazione site-specific e poi con una lettura performativa di alcuni tra i più preziosi testi conservati nella Biblioteca di Franco Maria Ricci; domenica 2 luglio sarà invece la volta della performance S.M.S.3 (SASSO MORTE SCOLOPENDR3) di Sant3 Molest3, collettivo interdisciplinare milanese che lavora sulla contaminazione tra fiber e performing art), e dell’azione sonora in tre tappe firmata da Enrico Malatesta (PERCUSSION), Glauco Salvo (Field Studies) e Giovanni Lami (Phre’n), una coinvolgente sound performance realizzata ad hoc lungo i sentieri che collegano il Labirinto all’Oasi verde, collocata alle spalle del dedalo.