DAL 9 MARZO

Fog, alla Triennale di Milano un nuovo festival multidisciplinare tra teatro, musica e danza

Dal 9 marzo al 5 giugno tra ospiti internazionali e arti performative

05 Mar 2018 - 17:46
 © ufficio-stampa

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La Triennale di Milano alza l'asticella della sua produzione tra ricerca e visione internazionale. La sua vocazione multidisciplinare si mescola con Milano e il suo spirito cosmopolita nell'ambito dell'arte e dell'industria culturale facendo nascere Fog, un nuovo festival di arti performative tra teatro contemporaneo, musica e danza capace di far dialogare tutto questo con l'architettura, il design e l'arte. Fin dal nome sancisce un omaggio ironico e romantico all'immaginario milanese e si pone come invito alla scoperta e alla sorpresa, con l'evocazione di un paesaggio dove i sensi si amplificano, sospesi tra ascolto e riflessione. La prima edizione è in programma dal 9 marzo al 5 giugno con importanti artisti a livello mondiale e giovani realtà e si svolge in vari spazi della Triennale e in altri luoghi della città: 45 artisti, 9 Paesi, 11 produzioni, 90 recite, 15 prime nazionali.

Il festival propone una pluralità di linguaggi e formati, promuovendo una visione aperta che indaga la molteplicità di prospettive e punti di vista con lavori che affrontano argomenti di attualità e rilievo nel mondo del teatro, dell’arte e della società contemporanea.

Tra gli ospiti da segnalare di questa prima edizione l’artista italiano Nico Vascellari, tra i migliori performer attivi oggi nel panorama internazionale; Olivier Dubois, ex-allievo di Fabre coreografo riconosciuto a livello mondiale; Philippe Quesne, artista di punta del teatro contemporaneo francese e internazionale; il regista teatrale Romeo Castellucci (Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia nel 2013); il celebre coreografo italiano Virgilio Sieni, dal 2013 al 2016 direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza; i Nature Theater of Oklahoma, ensemble teatrale di culto con base a New York, in collaborazione con EnKnapGroup, la principale compagnia di danza contemporanea slovena; gli mk di Michele Di Stefano (Leone d’argento alla carriera alla Biennale di Venezia) e i due artisti inglesi Ant Hampton e Tim Etchells (artista e scrittore, direttore artistico di Forced Entertainment, una delle maggiori compagnie della scena d’Oltremanica); Michèle Lamy, musa e compagna del fashion designer Rick Owens e figura storica della night culture losangelina; la pluripremiata regista olandese Lotte van den Berg coinvolta qui in un tandem creativo con il collettivo milanese Strasse; Daniele Ninarello, coreografo e danzatore tra i più interessanti della scena coreografica italiana; il pianista Marino Formenti, definito dal Los Angeles Time come il "Glenn Gould del XXI secolo"; la compagnia Ariella Vidach AiEP con improvvisazioni di danza all’interno del Parco Sempione durante la Design Week; C2C Soundsystem, scuderia del più importante festival avant-pop d’Europa, il torinese Club To Club; il Secret show dell’agenzia Threes e del festival Terraforma (dedicato alla sperimentazione sonora e alla sostenibilità ambientale); Romare, musicista, dj e produttore inglese, in collaborazione con Radio Raheem; i Motus, uno dei gruppi teatrali italiani più conosciuti e apprezzati all’estero; Alessandro Sciarroni, fresco vincitore del Premio Europa Realtà Teatrali, per una performance site-specific con il collettivo Masbedo; Trickster-p, progetto svizzero di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi.

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