Fog Triennale Milano Performing Arts, i protagonisti della quinta edizione
© Ufficio stampa | Laurie Anderson - To the moon
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Dal 22 febbraio al 14 maggio torna il festival dedicato alle espressioni di teatro, danza, performance, musica
© Ufficio stampa
35 artisti provenienti da 13 Paesi saranno protagonisti dei 30 appuntamenti, tra i quali 2 prime assolute e 16 prime nazionali, 7 tra concerti e dj set. Sono i numeri della quinta edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts, in programma dal 22 febbraio al 14 maggio. Il festival di ricerca dedicato alle espressioni di teatro, danza, performance, musica mostra il suo carattere distintivo nell'incrocio tra vocazione internazionale, linguaggi diversi, e uno sguardo a un pubblico delle nuove generazioni. Laurie Anderson, Romeo Castellucci, Alessandro Sciarroni, Boris Charmatz, Susanne Kennedy, Christoph Marthaler sono alcuni dei nomi dei protagonisti.
Tra i temi di questa edizione, la relazione tra corpo e tecnologia, realtà e percezione, violenza e potere, identità e libertà, memoria e futuro. Trasversale e multidisciplinare, il festival declina in diverse forme la relazione mutante con lo spettatore coinvolgendo tutta la Triennale come spazio scenico.
"In questo tempo incerto, FOG intende rappresentare un laboratorio, un autentico organismo mutante in grado di far coesistere tensioni e sensibilità artistiche differenti, accomunate da uno sguardo radicale e radicato nella contemporaneità", spiega Umberto Angelini, Direttore artistico di Triennale Milano Teatro.
Sul fronte teatro, si parte con "Brevi interviste con uomini schifosi" di Daniel Veronese ispirato a uno dei capolavori di David Foster Wallace con le interpretazioni di Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Il regista statunitense Richard Maxwell presenta in prima nazionale "Queens Row", tre storie al femminile di violenza che racchiudono un germe di speranza. Poi la prima milanese di "Avremo ancora l’occasione di ballare insieme" di Deflorian/Tagliarini, artisti associati di Triennale Teatro e "In Transit" che segna il ritorno dell'iraniano Amir Reza Koohestani, con un'opera che parla di confini e di spaesamento. Romeo Castellucci presenta invece sul grande schermo la "marcia degli scheletri" tenutasi a Milano a fine novembre.
Per la danza, il Leone d'Oro Alessandro Sciarroni, insieme a CollettivO CineticO, presenterà "Dialogo terzo: In a landscape", che prende spunto dall'omonima composizione di John Cage. Boris Charmatz torna invece in Triennale in veste di autore e interprete per una prima nazionale: "Somnole", nuovo lavoro dell’étoile francese incentrato sull’esplorazione del confine sonno/veglia e sul suo inatteso potenziale creativo. L'attualità è invece il punto di partenza di "Never Twenty One" del coreografo franco-maliano Smaïl Kanoutè, ispirato all'hashtag reso celebre dal movimento Black Lives Matter. Presente anche il nuovo lavoro di Annamaria Ajmone, artista associata, che con "La notte è il mio giorno preferito" continua la sua indagine coreografica sul mondo animale e naturale.
Per le sperimentazioni dei formati e le nuove tecnologie, tra gli appuntamenti di punta del festival c'è sicuramente "To the Moon" di Laurie Anderson, un'avventura immersiva che catapulta lo spettatore sulla luna. In programma anche l'installazione e performance "Les baigneurs" di Clédat & Petitpierre, spettacolo surreale e fantasioso che gioca con gesti e rituali semplici, mentre al confine tra diversi linguaggi si colloca "Eutopia", l’ultimo esperimento di Trickster-p che coniuga performance, installazione e game design. Per la prima volta in Italia anche l’opera di Susanne Kennedy, artista tra le più originali della scena mondiale, che in "I AM (VR)" esplora in collaborazione con l’artista multimediale Markus Selg le nuove possibilità legate ai visori dando vita a un viaggio unico, un’esperienza inedita di teatro totale tra il mistico e lo psichedelico.
Per la musica, da circoletto rosso l'appuntamento con i Casino Royale gruppo cult del panorama indie italiano, che torna dal vivo dopo l’uscita a giugno 2021 dell’ultimo album "Polaris" con uno spettacolo ideato realizzato appositamente per FOG insieme al Venaus Quintet. Poi il concerto del cantautore nordirlandese Neil Hannon, che in occasione del trentennale del suo progetto The Divine Comedy presenta dal vivo, per la prima volta in Italia, brani del suo ultimo album. "Open Machine" sarà un vero e proprio happening di improvvisazione musicale ideato e diretto da Vittorio Cosma, che porta il pubblico direttamente a contatto con i meccanismi del processo creativo. Due gli appuntamenti invece firmati da Radio Raheem, resident radio di Triennale Milano e partner storico di Triennale Milano Teatro.
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