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Da Milano a Venezia, a Torino i lavoratori dello spettacolo continuano a protestare contro le chiusure e la mancanza di tutele. Nella città meneghina una cinquantina di persone ha occupato il cortile del Teatro Grassi di via Rovello, in pieno centro a Milano. Per l'azione di protesta contro la chiusura delle istituzioni culturali gli operatori hanno scelto una data non casuale: la giornata mondiale del teatro. "Stabiliremo qui un parlamento culturale permanente, come luogo di incontri, assemblee, dibattiti e laboratori" dice Valentino Ferro, tecnico luci e lavoratore dello spettacolo, tra gli occupanti del teatro Grassi. A Torino i lavoratori hanno occupato il ponte Umberto I. "Ditelo, scrivetelo sui giornali che siamo esasperati, che non ce la facciamo più - afferma Andrea, tecnico luci -. Chiediamo un tavolo permanente vero e una riforma totale del settore che contempli tutele perché in caso di crisi non si sia obbligati a cambiare mestiere dopo decenni di professionalità. Abbiamo esaurito la pazienza". A Venezia invece un gruppo di 300 manifestanti ha occupato per un quarto d'ora il ponte della Libertà, che collega la terraferma al centro storico cittadino.