© Giuseppe Maffia
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"Mo' amma fa' 'o burdel", aveva promesso sui social. Dopo il concerto a sorpresa "Miez'o mare" a Procida, capitale della Cultura 2022, Liberato ha recuperato le due date previste nel 2020 a Milano (e rinviate a causa della pandemia), nel concerto unico all'interno del festival Milano Rocks. Cambia il luogo e la situazione e il suo show si adatta agli spazi. Se sull'isola campana era stato un live raccolto e accorato al tramonto con tanto di quartetto d'archi, davanti ai 30mila dell'Ippodromo Snai San Siro, l'artista campano senza identità ha offerto uno spettacolo di luci e suoni roboanti per divertire e ballare.
Sul palco le quattro sagome incappucciate hanno proposto i brani dei due album pubblicati, dalle hit "Nove Maggio", "Tu t'e scurdat' 'e mee" alle nuove "Partenope" e "Guaglioncella napulitana" tra synth dance e bassi dubstep. Dal vivo tutte le anime di Liberato si fondono: la tradizione neo-melodica napoletana, quella della tammurriata, l'r&b, la dance, l'elettronica continuano a creare un mix unico e riconoscibile nel panorama italiano. In questo concerto sono stati inseriti anche campioni e stralci di brani di clubbing anni 90 (da "Gypsy Woman" di Crystal Waters a "My Friend" dei Groove Armada) e una chitarra solista (riferimento ai fraseggi e assoli di Pino Daniele?) per pagare pegno alle sue fonti d'ispirazione e dichiarare una volta di più i suoi punti di riferimento.