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Un fumetto, per raccontare, nella forma comunicativa più pop e immediata, 15 di anni di "quotidianità che cura", di sprazzi di necessaria normalità quando si affronta la malattia. E' nato con questo obiettivo il nuovo progetto di Casa Oz di Torino, che ha deciso di raccontarsi attraverso una graphic novel con testo del regista Marco Ponti e disegni di Teresa Cherubini, la figlia di Jovanotti che di professione è una fumettista e illustratrice con il nome d'arte di Terry Who. "Mi sono concentrata sull'idea di comunità, gioia e spensieratezza - ha spiegato alla presentazione del fumetto, - perché la cosa più importante di Casa Oz è che trasmette l'idea che la malattia non deve essere una limitazione, l'unica cosa della tua vita nel momento in cui la vivi". "Nel percorso di cura - conclude - è fondamentale avere le cose che rappresentano la normalità e trovare un tuo tipo di normalità nel nuovo mondo in cui ti trovi è possibile, ed è quello che fa Casa Oz". Teresa Cherubini, 23 anni, un anno fa è guarita da un tumore, un linfoma di Hodgkin. "La sfida che abbiamo lanciato per i nostri 15 anni: abbiamo pensato al fumetto perché è trasversale, piace ai bambini ma anche agli adulti, e abbiamo voluto che ogni vignetta potesse avere vita a sé, spiegare quello che facciamo in ogni immagine", ha sottolineato Enrica Baricco, presidente della Onlus torinese. Per Marco Ponti, infine, "l'idea era raccontare Casa Oz in modo non tradizionale perché Casa Oz non è tradizionale. Quando mi chiedono cosa sia Casa Oz rispondo che fondamentalmente è un posto dove si sta bene, anche se sei sotto una tempesta, e si sta bene perché non sei solo".