Torna a Milano al Teatro Leonardo lo spettacolo della brava attrice comica che a Tgcom24 racconta: "E' uno show alla Proietti..."
di Antonella FagàRiecco "Tutto quello che le donne (non) dicono. Torna al Teatro Leonardo di Milano dal 18 al 20 novembre una ritrattista e comica d'eccezione come Francesca Reggiani in un "one-man-show" rigorosamente al femminile. "Uno spettacolo alla Crozza in cui vado contro tutta una serie di luoghi comuni in maniera ironica e divertente... altro che gioie dell'allattamento, del parto e delle notti in bianco...!", dice l'attrice romana a Tgcom24.
"Le donne dicono e non dicono tante cose... anche a se stesse", racconta Francesca Reggiani, che riporta in scena uno spettacolo rodato da un anno di tour e di successi, ma sempre work in progress, perché costruito sulla realtà dei giorni nostri: "Vado sull'onda generale e parlo di alcuni temi, che sono attualissimi da sempre, dalle regole sull'abusivismo edilizio alle pari opportunità che... con il tempo sono sempre meno pari e meno opportune per arrivare a temi più contingenti. E' meglio il sesso virtuale o reale? Facebook, Twitter, Whatsapp dipende dal profilo che hai...e La chirurgia estetica fa davvero miracoli?...", continua l'attrice, che "toglie e aggiunge" allo show continuamente, come racconta: "Per queste nuove serate ho recuperato una frase di Ennio Flaiano, una cosa che lui ha scritto nel '50 e ci ho fatto un pezzetto.
Lui dice: "Da ragazzo ero anarchico e solo adesso crescendo mi rendo conto che essere sovversivi significa chiedere che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa..." E io mi domando, guarda un po' com'è che uno fa una battuta e ti rimane attuale per 50 anni!!".
Ironica, divertente e sarcastica, ma quanto basta, non oltre: "Senza esagerare, senza andarci giù duro e arrivare agli estremi, che possono risultare offensivi, satira con un po' di senso insomma", Francesca Reggiani "esplora" l'universo femminile, ma non solo, in quello che lei definisce "un viaggio, un reportage sui mutamenti profondi dell'Italia e dell'italiano, ma anche un contenitore...".
All'interno sfilano alcuni dei suoi "ritratti" migliori, i suoi cavalli di battaglia da Alba Parietti a Sabrina Ferilli, passando per Maria Elena Boschi e Giorgia Meloni, Maria De Filippi ("che chiude quasi sempre i miei show"), Carla Bruni, ma anche qualche uomo come Enrico Ghezzi. Una galleria di personaggi, che il pubblico ha imparato ad amare e apprezzare e che lei stessa considera quasi come sue creature: "Fare la Boschi mi piace molto, perché lei è molto bella e la mia truccatrice Stefania D’Alessandro per farmi assomigliare a lei, tra trucco e parrucco, mi toglie almeno 20 anni. Lei entra in scena e dà il benvenuto così: Per farvi un saluto vi ruberò solo qualche istante, dopo tutto quello che v'hanno rubato finora...!".
Uno spettacolo "alla Crozza", dice Francesca, anche se poi cita Gigi Proietti: "E' stato lui il primo a creare questo tipo di one-man-show. A lui devo soprattutto l'avermi insegnato il senso del gioco, della leggerezza e del divertimento, del non prendersi sul serio...E un grande!". Far ridere e far pensare allo stesso tempo però: "Io sono una persona comunicativa anche nella vita, ma a teatro mi piace anche dare un concetto, non raccontare barzellette e basta. Mi piace fare uno spettacolo comico per far ridere e sorridere, non è una cosa non da tutti e io senza voler peccare di superbia ho il dono dell'ironia, attraverso la quale voglio esprimere concetti, che mi appartengono". Il pubblico apprezza: "La gente vuole uno spettacolo svelto, che abbia ritmo, che non se la mena troppo e che non ti inchioda alla sedia per troppo tempo. E sapete qual è la sorpresa più grande? Anche gli uomini, portati da mogli e fidanzate si divertono. Perché io cerco di non fare la maestrina quando salgo sul palco, io gioco e mi diverto...".