Versione attuale e irriverente de "Il giuoco delle parti" di Pirandello.
© Federico Pitto
Gioele Dix dirige Massimo Dapporto e Fabio Troiano in "Pirandello Pulp" in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal 4 al 16 marzo.
Una versione attuale e irriverente de "Il giuoco delle parti" di Pirandello nata dalla penna di Edoardo Erba.
Lo spettacolo, una produzione del Teatro Franco Parenti, riprende i temi cari al drammaturgo siciliano Premio Nobel per la letteratura, rivisitandoli in chiave moderna. Al centro la commedia in tre atti dell'autore del 1918 costruita sul grottesco, sul capovolgimento di situazioni, sull’ironia
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Anche in "Pirandello Pulp" si sta provando "Il Gioco delle Parti". Siamo in prova, sul palco dove deve andare in scena lo spettacolo. Maurizio, il regista, si aspettava un altro tecnico per il montaggio delle luci, ma si presenta Carmine, che non sa nulla della pièce e soffre di vertigini. Maurizio è costretto a ripercorrere tutto il testo per farglielo capire e Carmine, pur di non salire sulla scala a piazzare le luci, si mette a discutere ogni dettaglio della regia.
Le sue idee vengono da una sessualità vissuta pericolosamente, ma sono innovative, e Maurizio passa dall’irritazione all’entusiasmo, concependo l’idea di una regia pulp: un Gioco delle parti ambientato in uno squallido parcheggio di periferia, dove si consumano scambi di coppie.
I ruoli si invertono, e ora è Maurizio che sale e scende dalla scala per puntare le luci, mentre Carmine è diventato la mente pensante. Sembra un semplice gioco di ribaltamento dei ruoli, ma la scoperta di inquietanti verità scuoterà i precari equilibri trovati dai personaggi e farà precipitare la commedia verso un finale inaspettato.
© Federico Pitto
L’arte di Pirandello di creare una situazione di singolari equilibri per poi demolirla e riversarne i cocci su tutti i personaggi si ripresenta anche in "Pirandello Pulp". Anche qui i personaggi sono spettatori consapevoli del gioco della vita, che si estraniano dalla realtà per rifugiarsi nelle centomila maschere foggiate per se stessi e per gli altri e nascondere la propria infelicità. Sulla loro sofferenza Pirandello distende un velo di umorismo, quanto basta per metterla ancor più in evidenza ed esaltarla.