Esce il terzo lavoro del cantautore, con le collaborazioni di Pinguini Tattici Nucleari e Giovanni Truppi. L'intervista a Tgcom24
di Luca Freddi© Filiberto Signorello
Fulminacci torna con il terzo disco intitolato "Infinito +1", in cui è racchiuso al meglio il segreto del suo successo nonché le due anime che coabitano in lui: quella più sensibile e un'altra ironica, che ha raccontato a Tgcom24. In questo album squisitamente pop ha voluto alzare l'asticella divertendo a sperimentare anche a livello sonoro, accompagnato alla produzione da okgiorgio. Per l'occasione ha collaborato con Pinguini Tattici Nucleari e Giovanni Truppi. A partire dalla primavera 2024 il cantautore porterà i brani del nuovo album e i suoi successi nel tour, in giro per l'Italia, sui palchi dei club e non solo. Il 13 aprile sarà per la prima volta live al Palazzo dello Sport nella sua Roma.
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Partiamo dal titolo "Infinito +1", perché l'hai scelto? Ha a che fare con l'innocenza?
Sì è legato ai giochi che si fanno i bambini quando si cerca di arrivare al numero più grande di tutti per vincere una gara. Una reazione matematica surreale che non ha alcun senso riesce a porre fine a quel gioco dicendo "più di questo non c'è niente". E questa forma di rassicurazione è comunque una cosa di cui penso che tutti umani abbiamo bisogno perché vogliamo mettere un po' delle regole, dei recinti e delle gabbie anche dove non ci sono, per poterci spiegare determinate cose. Anche le culture sono un po' dovute a questo. Anche le religioni, per esempio. Quindi è un po' un'esigenza che abbiamo sempre avuto quella di regolare tutto ciò che è privo di regole.
Anche la copertina mi sembra interessante, è una costruzione di te e del tuo viso o una scomposizione?
Forse entrambe le cose nel senso che comunque è un discorso di formazione perché io non mi ritengo per niente arrivato dal punto di vista umano e né tanto meno professionale. E' tutto in divenire, scopro parti di me, parti del mio gusto quindi credo che sarò sempre in costruzione anche perché è più divertente. Arrivare a definirsi è una cosa noiosa cioè non ti non ti dia più la benzina necessaria per scrivere cose nuove e per avere stimoli.
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Tre album sono già un buon numero per delineare una carriera. Quindi lo percepisci come un passaggio? Cosa c'è qua degli inizi e cosa è cambiato lungo tre dischi?
Sicuramente è sempre un passaggio perché l'approdo è forse l'ultimo giorno in cui vivi. In questo disco c'è sicuramente il mio amore per il cantautorato più classico e per la sperimentazione ma allo stesso tempo accostata alle esigenze anche di scrivere cose in modo più diretto. Che siano anche magari più comprensibili per alcune persone che magari hanno una testa diversa da quelli che invece apprezzano le cose più cervellotiche. Io mi ritengo una persona abbastanza variopinta dal punto di vista psichiatrico. Quindi mi piacciono entrambe le anime che ho a disposizione. Quindi mi va di essere in tutti e due i modi sia più pop, come con i brani del disco più strettamente cantautorale o addirittura sperimentale in alcuni casi. Però io penso che ho avuto un approccio sperimentale anche per canzoni più mainstream di questo disco. Proprio perché sono per me una novità rispetto a quelle precedenti.
Volevo parlare delle tue collaborazioni nell'album con Pinguini Tattici Nucleari e Giovanni Truppi. Intanto mi sembra che questi due elementi definiscano perfettamente le coordinate del disco, sensibilità e ironia unita al dove vivi (Roma) e a quello che fai (il cantautore) che mi fa pensare alla scuola romana da De Gregori a Gazzè-Silvestri. Cosa ne pensi?
E' giusto, queste due collaborazioni presenti nel disco parlano di questo disco, cioè basta leggere quei due nomi per capire come sarà l'album. C'è un po' di una cosa e un po' di un'altra. E il file rouge comune per queste due cose è il fatto che siano due parti, due sezioni del mio gusto. Giovanni Truppi e Pinquini Tattici Nucleari hanno sicuramente dei punti di contatto nella loro formazione e nel loro gusto ma è anche vero che rappresentano due progetti quasi opposti nella anche nella comunicazione e questa cosa mi interessa tantissimo e mi interessa tantissimo dichiarare che io mi sento rappresentato da entrambe le cose.
Come sono nate queste collaborazioni?
Sono nate in modo del tutto umano e naturale senza nessun tipo di strana operazione. Ci siamo proprio incontrati e ci siamo detti "Scriviamo un pezzo insieme". E' andata nello stesso modo con entrambi: conoscerci, chiacchierare, capire i punti di contatto e i punti invece di distanza. Il che è stato molto interessante perché ti permette di imparare tantissimo. Ed è ciò che volevo da questo disco. Quindi anche veramente farmi attraversare da nuove correnti.
Il tuo tour sarà in primavera, club ma anche soprattutto il Palazzo dello Sport di Roma, primo palasport e in più nella tua città. Cosa significa per te?
Significa grande responsabilità, un grande livello anche di agitazione nella migliore accezione del termine. E la voglia di fare bene. Cioè la voglia di rifare quello che già abbiamo fatto che molto al pubblico e rifarlo meglio per creare uno spettacolo ancora più completo e più divertente. Per me bisogna divertirsi. Cioè non puoi essere noioso e non lo voglio essere. Il giorno che diventa noioso ai concerti, ditemelo.
Ecco il calendario delle date
4 APRILE 2024 - MILANO - FABRIQUE (SOLD OUT)
5 APRILE 2024 - MILANO - FABRIQUE
9 APRILE 2024 - VENARIA REALE (TO) - TEATRO DELLA CONCORDIA
12 APRILE 2024 - NAPOLI - CASA DELLA MUSICA
13 APRILE 2024 - ROMA - PALAZZO DELLO SPORT
18 APRILE 2024 - FIRENZE - TUSCANY HALL
22 APRILE 2024 - BOLOGNA - ESTRAGON (SOLD OUT)
23 APRILE 2024 - BOLOGNA - ESTRAGON
24 APRILE 2024 - PADOVA - GRAN TEATRO GEOX