Il regista sul set, a Ischia, del suo nuovo film italiano "A casa tutti bene" che uscirà il 14 febbraio 2018 e che segna il suo ritorno a casa
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In Italia mancava dal 2005, ma adesso, per Gabriele Muccino, è arrivato il momento di tornare a casa. Dopo 12 anni "americani" il regista romano è nuovamente al lavoro su un set italiano. A Ischia il banco di prova per "A casa tutti bene", il film che segna il suo rientro a Itaca come un novello "Ulisse più anziano e pacificato...".
"Un ritorno esistenziale", spiega Muccino, fresco dei suoi 50 anni compiuti a maggio: "Dopo aver fatto cose che non avrei mai immaginato di fare, un ritorno a Itaca con la mia visione del mondo e delle relazioni umane accresciuta da questa esperienza". E ancora: "Forse oggi sono un Ulisse più anziano che, per non farsi riconoscere, si camuffa ancora di più da vecchio. Un uomo che, comunque, vede le cose in modo più oggettivo, meno impulsivo, più pacificato, ma non senza passione".
Un cast di grande livello quello scelto dal regista, che nel film ha messo ancora una volta al centro la famiglia.
Per le nozze d'oro dei suoi patriarchi infatti, i membri di una grande famiglia allargata si riuniscono su un'isola (Ischia, ndr) ma si ritrovano costretti a convivere per tre lunghi giorni a causa del mare mosso: "Il fatto è che la famiglia resta il villaggio primordiale in cui si nasce e dove poi si torna. Si fugge per non somigliare ai propri genitori e poi, alla fine, diventiamo incredibilmente come loro. C'è insomma una grande ciclicità".
Ai capi famiglia, Alba (Stefania Sandrelli) e Pietro (Ivano Marescotti), che nella vita fanno i ristoratori, si aggiungono i loro tre figli, Carlo (Pierfrancesco Favino), Paolo (Stefano Accorsi) e Sara (Sabrina Impacciatore) accompagnati dai rispettivi consorti, figli, ex ed altri, ovvero Carolina Crescentini, Elena Cucci, Tea Falco, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sandra Milo, Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi.
"In 'A casa tutti bene', spiega Muccino, "troviamo questa famiglia costretta a una convivenza piena di inquietudini, tradimenti, intemperanze, voglia di riscatto e anche tragicità. Tutti sono costretti a confrontarsi con i loro demoni e senza la possibilità di fuggire, come accade spesso".
Il film si gira a Villa Gancia a Forio, Ischia, sette le settimane previste. "Mia madre è nata a Ischia e qui, da ragazzino, sono stato morso da un cane. Così per molto tempo non ci sono più tornato. La cosa bizzarra", aggiunge: "é che ho saputo da mio padre, qualche giorno fa, che forse sono stato concepito proprio qui a Forio, una cosa incredibile" e continua: "Ho elaborato in questi anni una grande pacificazione tra me e la mia esistenza", concludendo: "A cambiare le cose sono stati sicuramente i dodici anni di America, la voglia di viaggiare. E questo anche per capire solo che quello non è il posto dove vuoi stare davvero, ma che comunque ti dà l'opportunità di conoscere te stesso come mai ti era capitato prima".