E' uscito "Alma", secondo album della cantautrice che, tra italiano e portoghese, fa un salto di maturità. Tgcom24 l'ha incontrata
di Massimo Longoni© Ilaria Ieie
A un anno e mezzo dal debutto di "Nuova genesi", Gaia pubblica il suo nuovo album di inediti "Alma". Quindici tracce in cui trovano posto il tropicalismo della cantautrice, il suo pop contemporaneo e la sua scrittura che mescola in maniera libera italiano e portoghese. "Non tollero più il non difendibile, volevo un disco che mi appagasse" dice lei a Tgcom24.
Nel nuovo album sono diversi i temi affrontati da Gaia. C'è una natura invadente e preponderante come la natura brasiliana, ci sono le donne, le nonne, le madri, le figlie, le radici matriarcali della sua famiglia che l'ha cresciuta "senza mai fare un passo indietro, laddove la paura non deve esistere". Non c'è genere in "Alma" come non c'è genere in Gaia e l’inclusione diventa rima, nota, voce oltre le etichette e le categorie imposte.
Un disco che ha preso forma nell'ultimo anno e mezzo, un periodo caratterizzato dal lockdown e dal blocco delle attività live per la pandemia, ma anche da un momento di riflessione di Gaia sulla direzione presa dalla sua carriera. "Finito il Festival di Sanremo 2021, che non avevo vissuto come volevo ho capito che dovevo fermarmi - dice lei -. E' stato il mio corpo a dirmelo: mi sono presentata a quello che doveva essere l'appuntamento più importante e all'improvviso la voce se ne era andata".
C'è una canzone chiave in questo lavoro ed è quella che dà il titolo all'album. "'Alma' è la canzone che mi ha fatto capire che questo disco aveva un senso - racconta -. C'è un'intensità estrema, quasi come fosse un mantra. La sento come non fosse stata scritta da me ma come se io fossi stata un tubo attraverso il quale sono fluite le parole. E' stata scritta in due ore e sono convinta che sia opera del mio angelo custode".
"Alma" vede svariate collaborazioni, anche di segno molto diverso tra loro. Da Gemitaiz ai Selton, passando Sean Paul, Tedua, J Lord, Francesca Michielin e Margherita Vicario. Con le ultime due ha realizzato "Ginga". "La ginga è la capacità di surfare nella vita trovando il proprio modo di affrontare le cose - spiega Gaia - . E' una canzone che è nata nell'ultimo anno. Con Francesca e Margherita ci siamo nominate il Trio Lescano 2.0. Margherita e Francesca le ho scelte per le loro persone. Incarnano la mia personale trinità: natura, figura femminile e spiritualità. Anche loro sono donne che hanno necessità di vivere con ascolto verso quello che ci dà vita. Credendoci tutte e tre la canzone assume un'importanza diversa. E' più di una canzone".
L’uscita di ALMA anticipa il concerto di Gaia in programma il prossimo 21 novembre al Corona Capital 2021, uno tra gli eventi live più importanti del panorama sudamericano internazionale che si terrà a Città del Messico e che solo quest’anno nella line up avrà i Tame Impala, Disclosure, The Kooks, Twenty One Pilots e molti altri artisti di fama mondiale. Un sogno che si realizza per la cantautrice italo-brasiliana che la scorsa estate è stata in tour live per la prima volta in Italia con il “Finalmente in tour”, un viaggio di 13 tappe conclusosi a Milano al “MI MANCHI, ANCORA”, dove Gaia ha presentato in anteprima alcune estratti del nuovo album con un'exclusive album preview.
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