La cantautrice catanese si sta riprendendo da una brutta depressione e ha ripreso a scrivere. Il sogno è trovare un'etichetta per poi puntare a Sanremo
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A volte ritornano. A volte vorrebbero farlo ma le difficoltà sono tante, alcune incomprensibili. Come Gerardina Trovato, cantautrice catanese, che dopo un periodo nero che l'ha trascinata in una nevrosi ossessiva depressiva molto brutta, ora prova a ricominciare. "Sto lavorando a una serie di brani - dice -. Il sogno è quello di una casa discografica che pubblicasse il mio singolo e lo mandasse in radio".
E' il 1993 e in quel Festival di Sanremo in cui Laura Pausini prende il volo vincendo tra i giovani, alle sue spalle si afferma una cantautrice catanese che colpisce con la sua postura, seduta a gambe incrociate, e la grinta con cui canta. "Ma non ho più la mia città" è il primo successo di Gerardina, poi sarebbero arrivati "Gechi e vampiri" ma soprattutto "Vivere", scritta con Andrea Bocelli e da lui riproposta in un album come "Romanza", da 25 milioni di copie nel mondo. Dopo i successi poi è arrivato il buio. Se si eccettua la partecipazione a uno dei primi reality-talent ("Music Farm") e l'ep del 2008 "i sogni", di Gerardina si sono perse le tracce. In un'intervista a "Sorrisi e Canzoni Tv" lei si è sfogata dicendo di essere "stata fatta fuori. I manager mi hanno abbandonata. Avrò fatto tutti gli errori di questo mondo ma li ho pagati". Guai contrattuali con la precedente casa discografica hanno fatto il resto. A quel punto è arrivata la depressione.
Parlando dei colleghi con cui ha diviso un tratto di strada oggi Gerardina ha qualche rammarico per Bocelli ("Dopo 'Vivere', ci siamo persi e ancora oggi mi domando spesso il perché di questo suo lungo silenzio. E' un artista che stimo. Sarei comunque felice di riprendere i contatti con lui") e solo parole dolci e gratitudine per la Pausini. "E' stata l'unica a dimostrarmi affetto, comprensione e rispetto. E' proprio vero che le persone veramente grandi le si vedono nel momento del bisogno - afferma -. Laura è così: semplice, genuina, come quando gareggiavamo a Sanremo, nel 1993. Mi ha scritto una mail bellissima, che conservo gelosamente, in cui mi incoraggiava vivamente ad andare avanti. La rileggo sempre quando voglio farmi forza".
Gerardina sta lavorando a nuovi brani, che dovrebbero avere un piglio rock, visto che a metterci le mani c'è Frank Nemola, l'arrangiatore di Vasco Rossi. "Con lui ci intendiamo alla grande - dice -. Ha saputo dare un nuovo linguaggio alle mie canzoni, vestendone l'espressività con la precisione di sarto". Un altro tassello e la rinascita del sodalizio artistico con il chitarrista e compositore Angelo Anastasio: "Dopo anni di silenzio e distanza ci siamo ritrovati - spiega lei -, è il mio chitarrista storico, coautore di tutti i miei più grandi successi, compresa 'Vivere'. E' bastata una telefonata a riaccendere reciprocamente l'entusiasmo".
L'obiettivo potrebbe essere il prossimo Festival di Sanremo. Ma l'importante è fare un passo per volta, per cui Gerardina pensa al futuro prossimo. "Prima di pensare a Sanremo 2017, ci vuole una nuova casa discografica. La sto cercando - spiega -. E' fondamentale un'etichetta valida anche sul piano umano. Desidero prima dimostrare il frutto della mia maturità artistica, uscire per radio con un paio di nuovi singoli, e soltanto dopo propormi a Carlo Conti con una selezione di inediti per il prossimo Festival". Con Carlo Conti ha una sorta di debito di gratitudine, anche perché la sua ultima uscita televisiva la deve a lui. "E' il vero erede di Pippo Baudo, che mi lanciò - dice -. Gli devo molto: fu l'unico a rivolermi in tv nell'autunno del 2009 a 'I Migliori Anni'. Lo ringrazio pubblicamente anche per questo".