A tre settimane dall'incidente il cantante parla dall'ospedale di Cesena e racconta della sua convalescenza
Bruciature sul 15% del corpo, mani, gambe e anche un orecchio, il dolore è tanto e "quando mi cambiano i bendaggi mi addormentano". Così Gianni Morandi parla dal suo ricovero all'ospedale Bufalini di Cesena, centro specializzato per le ustioni, dopo l'incidente di circa tre settimane fa, quando si è infortunato, mentre bruciava sterpaglie nel giardino di casa, scivolando sulle fiamme. "Col passare dei giorni mi spavento sempre di più - dice a Il Resto del Carlino. - Perché mi rendo conto del rischio che ho corso e di quanto sono stato fortunato. Prima di tutto, ho salvato la vita. Perché quando tu cadi dentro a una buca così, mentre spingi dentro un tronco che pensi faccia resistenza, e ti trovi in mezzo alle braci, con le fiamme intorno, è una cosa tremenda".
"Mi sono attaccato con le mani a un ramo che bruciava pur di saltare fuori. La seconda cosa importante è che ho salvato la faccia", "credo che ci sia qualcuno che mi ha guardato dal cielo, ne sono convinto", ha aggiunto il cantante dal suo letto d'ospedale.
"Ho avuto gravi bruciature a tutte e due le mani, alle ginocchia, un po' al gluteo, poi una bruciatura nella schiena e nell'orecchio. Credo, più o meno, sul 15%", ha ricordato.
"La mano sinistra, quella che fa gli accordi (alla chitarra, ndr), si muove abbastanza bene - rassicura il cantautore, - direi che è quasi recuperata. La mano destra in questo momento è piuttosto debole, dovrò fare molta fisioterapia, ci vorrà del tempo. Bisogna ridarle vitalità, diciamo".
Quanto al dolore delle ustioni, "senza l'aiuto dei farmaci non si può resistere", "ogni due giorni mi facevano una medicazione. Ma la medicazione è una cosa molto dolorosa e ti devono addormentare", conclude.
E quanto alla permanenza in ospedale, "parlano di una decina di giorni ancora".