Bachata latino-romagnola che è un inno estivo all'amore e alla vita
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L’estate si fa sentire e Gianni Morandi risponde con "La Ola", il suo nuovo brano scritta da Jovanotti e costruita sulle note trascinanti di una bachata dal sapore unico. Un brano che batte il tempo dell’estate e svela il prossimo co-conduttore del Festival di Sanremo nella sua veste più inedita e sorprendente.
"E' il terzo brano che Jovanotti ha scritto per me ed è un po’ diverso dagli altri", spiega Morandi: "È più romantico, cantabile, ma pur sempre un pezzo estivo, da ballare. Emana vibrazioni positive. Una canzone d’amore, dedicata alla vita e alla sua bellezza". Arriva dopo il grande successo di "Apri Tutte le Porte" (terzo classificato al 72° Festival di Sanremo e certificato Disco di Platino) e de "L’Allegria": "La Ola" è la nuova bellissima pagina del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti, grande amico e compagno di avventure musicali, non ultima quella del Jova Beach Party. "Passare l’estate sul palco di Jovanotti è bellissimo, una vera botta di energia, una carica di entusiasmo! Il Jova Beach Party è uno spettacolo unico al mondo, dal primo pomeriggio fino a tarda sera con la presenza costante di Lorenzo insieme a grandi cantanti, artisti, musicisti, gruppi italiani ed internazionali. È impossibile capire la bellezza di questo show se non vivendolo completamente. Continuerò ad andare ospite al Jova Beach Party e spero ci sarà l’occasione di cantare LA OLA anche davanti al pubblico di Lorenzo. Ne sarei felice e onorato".
Per la terza volta Jova mette un suo iconico testo al servizio dell'inconfondibile voce di Morandi: è così che in "La Ola" due mondi all’apparenza lontani si incontrano all’insegna del sentimento universale per eccellenza, l’amore (E sento il cuore in gola / siamo una cosa sola io e te). Il coinvolgente ritmo latin si fonde alla travolgente passionalità della Romagna e alla carezza delle magiche atmosfere della riviera (tutte le onde del mare / sembra che dicano “amore”). Morandi regala un nuovo inno alla vita, un invito a lasciarsi andare e a perdersi sulla pista da ballo con la persona amata, mentre gli angeli, spettatori di questo sentimento così forte da farsi ultraterreno e arrivare al cielo, fanno la ola.
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La regia del videoclip, fuori su YouTube, porta la firma di Leandro Manuel Emede, alla seconda collaborazione con Morandi dopo aver diretto il video di "Apri Tutte le Porte". La sensibilità di Emede cattura in immagini dalle tinte retrò l’inedita combo di atmosfere, ispanico-romagnoleggianti, de "La Ola" Qui Gianni Morndi veste i panni di un food trucker di riviera che approfitta di un momento di riposo per trasformarsi nell’anima di una colorata festa danzante, tutta da ballare. Che sia in smoking o in abito da rumba, Morandi riempie la scena in un’esplosione di contagiosissima allegria, lanciandosi abilmente in una super coreografia latin. Alla fine resta il dubbio che sia stato tutto frutto dell’immaginazione, un gioco durato giusto il tempo di un ballo.
Se l’estate del cantante è all’insegna de "La Ola" e in compagnia di Jovanotti, i mesi a seguire si preannunciano densissimi di impegni fino al Festival. "Ogni tanto mi fermo a pensare al primo 45 giri “Andavo a cento all'ora”, uscito 60 anni fa, e a quanta strada ho percorso", racconta Morandi. "In questa storia che abbraccia sei decenni è successo di tutto: più di 600 canzoni incise, scritte dai migliori autori italiani, spettacoli in tutto il mondo, migliaia di concerti, tantissime le collaborazioni, per esempio con Lucio Dalla, per DallaMorandi; con Baglioni per Capitani Coraggiosi; con Celentano, o con Ruggeri e Tozzi per la vittoria di Sanremo…e con Rovazzi, per Volare. E adesso con Jova! Tutti momenti di un’avventura incredibile, indissolubilmente legata alla storia del costume, alla storia del nostro Paese".
Ma Morandi non si ferma e pensa già al prossimo febbraio e al ritorno a Sanremo, co-conduttore con Amadeus del 73esimo Festival della Canzone Italiana: "La telefonata di Amadeus è stata una vera sorpresa, non mi aspettavo mi facesse una proposta del genere. Avevamo già lavorato insieme in occasione de “L’anno che verrà” in tempi di Covid, in uno studio Rai vuoto, e tra noi si è subito creata una buona sintonia, andavamo molto d’accordo, sempre in linea sulle varie decisioni da prendere. Con il tempo abbiamo avuto modo di conoscerci meglio e siamo diventati amici. Quando mi ha telefonato per chiedermi di essere co-conduttore del Festival di Sanremo ho subito accettato, onorato della bellissima e stimolante proposta. Sono stato a Sanremo tante volte in gara, altrettante volte come ospite, e per due anni come conduttore (nel 2011 e nel 2012). Questo sarà per me un ritorno importantissimo sul palco dell’Ariston, uno dei più prestigiosi per la musica italiana. Negli anni il Festival ha aperto la strada ad Artisti come Domenico Modugno, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, e più recentemente i Måneskin, Mahmood e Blanco: tutti artisti che sono diventati grandi icone nel nostro paese e in tutto il mondo. Negli ultimi anni Amadeus ha fatto davvero un grandissimo lavoro nel selezionare i brani in gara. Le canzoni uscite da Sanremo sono diventate dei grandissimi successi, stanno lasciando un segno nella storia della musica italiana. E io non vedo l’ora di iniziare questa entusiasmante avventura!".