L'attore, famoso per il suo ruolo ne "Il trono di spade" ospite d'onore al Film Festival
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Classe 1986, occhi profondi ed ammalianti, capelli ricci e charme da vendere, Kit Harington era uno dei divi più attesi al Giffoni Film Festival. Protagonista, nei panni di Jon Snow, ne "Il trono di spade", l'attore, che ha realmente sangue blu nelle vene, ha parlato davanti ai ragazzi della Giuria, che lo hanno accolto, di fantasy ma anche del suo nuovo film, uno dei più attesi della stagione, "La mia vita con John F. Donovan".
Rilassato e garbato, ha sfoggiato, di fronte ai complimenti e alle riflessioni intelligenti dei giovani fan, il suo sorriso disarmante, raccontando della sua carriera, ma anche di come vive questo momento della sua vita. "Di Jon Snow vorrei avere la rigidezza morale, anche se forse è un po' eccessiva, mentre gli darei un po' del mio humour, sono sicuramente più spiritoso di lui", dice sul suo personaggio nella serie fantasy cult dai libri di George R.R. Martin. "Sono talmente legato a lui che a volte mi sembra di vivere due vite... "Questo show mi ha dato tutto, come questa grande popolarità, che potrei non ritrovare. Non mi preoccupo però, voglio solo continuare a fare un buon lavoro".
Ma la popolarità certo non gli mancherà. E' attesa infatti la sua performance in uno dei titoli della stagione di maggior richiamo, "La mia vita con John F. Donovan", primo film girato in inglese dal geniale Xavier Dolan, con un cast che comprende Natalie Portman, Jessica Chastain, Susan Sarandon e Kathy Bates. "Recitare il ruolo principale in un cast pieno di vincitrici di premi Oscar mi intimidiva, ero spaventato all'inizio, Xavier Dolan mi proponeva di sperimentare qualcosa di nuovo e coraggioso. Sono molto contento di quest'esperienza, la più impegnativa della mia carriera". E' stato "un vero privilegio, lavorare con persone così ti fa migliorare. Susan Sarandon ad esempio la ammiro da tutta la vita, e trovarmi a poter conversare con lei e bere insieme il caffè, mi ha regalato alcuni dei momenti più bizzarri della mia vita" Nel film, "recito un personaggio per alcuni aspetti molto simile a me, una star tv che sta per esordire al cinema. E' un ruolo che conosco bene, ma anche lontano per altri aspetti, perchè lui è un divo omosessuale non dichiarato che finisce in uno scandalo. Ho cercato di rendergli giustizia".
Harington tornerà anche sul piccolo schermo con una miniserie, Gunpowder di cui è anche produttore, nel ruolo di Robert Catesby (l'attore ne è discendente, ndr), la 'mente' dietro la Congiura delle Polveri, il fallito tentativo di un gruppo di Cattolici Inglesi di far esplodere la Camera dei Lord ed uccidere nel 1605 Re Giacomo I.
Un po' insicuro, quando gli chiedono un film italiano preferito ("tanti anni fa ne avevo visto uno su delle biciclette...") indica però con sicurezza, "Matteo Garrone" come cineasta italiano che ama. Con lui ha appena girato a Napoli uno spot: Un'esperienza, "bellissima e molto divertente".