NUOVO ALBUM

GionnyScandal: "Non sono diverso, io sono Anti. E sogno di rilanciare il pop punk in Italia"

Il cantautore e rapper lucano torna con un album che ne segna una decisa svolta stilistica e lo porta indietro ai primi anni 2000. Tgcom24 lo ha incontrato

di Massimo Longoni
09 Mag 2021 - 08:09
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Quattordici brani per affermare un messaggio di libertà. Libertà di fare la musica che si vuole, libertà di mostrarsi veramente come si è, libertà di amare chi si vuole senza barriere di sesso e genere. E' questo "Anti", l'album che segna il ritorno di GionnyScandal, in una versione rinnovata. "Questo è un album fuori moda, fatto seguendo il mio istinto - dice -. Spero di riaccendere la fiamma del pop punk in Italia". 

Che il mondo di riferimento sia quello è ben chiaro sin dalla copertina. Guardando Gionny posare nudo coperto solo dai suoi tatuaggi e dalla chitarra in posizione strategica, impossibile non pensare ai Blink-182 che nel video di "What's My Age Again?", anno di grazia 2003, correvano nudi per le strade. "La cover è nata per essere una cosa iconica - spiega lui -. Con il mio grafico è stata abbastanza difficile da concepire. Non avevo ben chiaro come fondere tutti i concetti che avevo in mente. Alla fine lo spunto me lo ha dato il mio grafico e mentre l'idea di mettermi nudo con solo la chitarra è mia. Significa che sono solo io e la mia chitarra mentre l'ambientazione nel college americano era l'immagine più schietta per interpretare la nazione in cui è nato il pop punk".

Una canzone che ha segnato un periodo in cui il pop punk di matrice californiana ha raggiunto il suo apice. GionnyScandal si è formato su quella musica e in quegli anni, anche se poi il suo percorso ha preso altre strade. Ma le radici questa volta hanno operato un richiamo troppo forte da ignorare. "Un anno fa, quando è iniziata la quarantena, ero in studio con il mio produttore. Lavoravamo su dei pezzi ma c'era qualcosa che non andava. Doveva essere una parte due di 'Black Mood' finché mi sono reso conto di non essere soddisfatto delle canzoni che uscivano - spiega -. Litigavo con il mio produttore dando la colpa a lui. A un certo punto stavo lavorando a un pezzo, ero con la chitarra e facendo palm mute (una tecnica chitarristica tipica del pop punk- ndr) ho detto al mio produttore: 'Che figata se la facessimo pop punk'. Lì ho capito che la mia insoddisfazione nasceva dal fatto che non mi piaceva più quello che stavo facendo".

Da quel momento per Gionny si è concretizzata una sorta di illuminazione. Con un entusiasmo rinnovato che lo ha portato indietro nel tempo ("a quando nel 2009 avevo una garage band di pop punk), ha pensato solo a fare un album che sentiva sua liberandosi e ignorando i dettami del mercato. "L'ho intitolato 'Anti' perché 'anti commerciale' e poi perché sottolinea la voglia di libertà. Libertà anche di amare chiunque indipendentemente dal tuo sesso. Da lì ho iniziato a lavorare al disco in una maniera diversa".

Quando si segue la propria strada può anche accadere che i sogni diventino realtà. Ed è quello che è successo con GionnyScandal (al secolo Gionata Ruggeri) che ha potuto realizzare in "Nicotina" un duetto con uno dei suoi idoli di sempre, Pierre Bouvier dei franco-canadesi Simple Plan. "Per dare credibilità a un progetto del genere avevo bisogno di uno dei massimi esponenti di questo genere - sottolinea lui -. Ho pensato che tentare non costasse nulla. Senza passare dalla discografica ho scritto direttamente a lui su Instagram. Dopo venti giorni, quando mi ero dimenticato di averlo fatto e ho trovato un messaggio di Bouvier, che mi ha risposto ok. Ho chiamato tutti come se avessi vinto il Superenalotto. Gli ho mandato un pezzo che era già previsto. Ci siamo poi visti in videochiamata e lui ha scritto il ritornello del pezzo davanti a me. Dopo due ore avevo le voci. E' davvero una persona stra-umile".

Per GionnyScandal "Anti" non è solo un passo importante, ma anche la prima pietra di un progetto ambizioso, che guarda oltre il suo solo lavoro. "L'obiettivo di questo disco, a differenza dei miei precedenti, non è la classifica e non sono i numeri - afferma -. Voglio riportare il pop punk in Italia. Voglio che la gente e soprattutto i ragazzini, possano essere ispirati a prendere una chitarra e una batteria e iniziare a fare musica vera. Al punto che nella deluxe edition del disco c'è una felpa e un plettro per la chitarra".

E proprio per questo Gionata intende muoversi perché da questa prima pietra si sviluppi un edificio solido: "I ragazzini ascoltandomi potrebbero andare indietro ad ascoltare Simple Plan, Blink-182, Offspring, Sum 41 e altri - dice -. Alcuni miei fan hanno già iniziato, dopo l'uscita del singolo 'Salvami' a imparare a suonare la chitarra, mi mandano le cover... A qualcuno di questi, che mi ha mandato cose interessanti, ho promesso che passato il periodo promozionale del mio disco ci vedremo. Mi piacerebbe creare una sorta di sottoscena come ha fatto Sfera Ebbasta con la trap".  

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