Il regista siciliano spegne le candeline, festeggiando una carriera ricca di riconoscimenti
Il 27 maggio Giuseppe Tornatore compie 60 anni. Personalità schiva, sempre protetto dietro una montatura da occhiali da professore di liceo, è diventato una figura di spicco del cinema italiano. Ha vinto Oscar e Golden Globe come miglior film straniero per il cult "Nuovo Cinema Paradiso" e quattro David di Donatello per "L'uomo delle stelle" (1996), "La leggenda del pianista sull'oceano" (1999), "La sconosciuta" (2007) e "La migliore offerta" (2013).
Tornatore scopre la settima arte grazie a diverse collaborazioni, anche con la Rai, e si mette in luce con la sua opera prima, "Il Camorrista" del 1986. Un film ambizioso e ben accolta dalla critica che vince anche il Nastro d’Argento al miglior regista esordiente. Però la svolta nella carriera arriva grazie all'incontro con il produttore Franco Castaldi, grazie a questo binomio nasce "Nuovo Cinema Paradiso", considerato da tutti il suo massimo capolavoro. Con questo film ottiene un'enorme fama, soprattutto all'estero dove fa incetta di Premi: vince l'Oscar per il Miglior film straniero oltre al Premio Speciale della Giuria all'European Film Award, il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes, due Bafta (per il Miglior film non in lingua straniera e per la Migliore sceneggiatura originale).
Da allora firma la regia di "Stanno tutti bene", con protagonista un Marcello Mastroianni in una delle sue ultime interpretazioni, “Una pura Formalità” con Gérard Depardieu e Roman Polanski nell'insolito ruolo di attore, “L’uomo delle stelle” interpretato da Sergio Castellitto.
Il regista siciliano ha riscosso grande successo anche per "La Leggenda del Pianista sull’Oceano" con Tim Roth del 1998. La collaborazione tra il compositore Ennio Morricone e il regista dura da più di venticinque anni: da "Nuovo Cinema Paradiso" al successo de "La Migliore Offerta". In mezzo ricordiamo "Malena" con Monica Bellucci (2000), "La sconosciuta" (2006), "Baarìa" (2009).