AL MANZONI DI MILANO

Giuseppe Zeno e Fabio Troiano portano "I soliti ignoti" in teatro per ridere con un'Italia che non c'è più

La trasposizione teatrale del classico di Mario Monicelli è in scena al teatro Manzoni di Milano fino al 20 febbraio. La regia è di Vinicio Marchioni

di Massimo Longoni
08 Feb 2022 - 16:52
1 di 7
© Ufficio stampa © Ufficio stampa © Ufficio stampa © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

"I soliti ignoti", il classico immortale della nostra cinematografia diretto da Mario Monicelli, rinasce a teatro. Arriva al Manzoni di Milano, dall'8 al 20 febbraio, la prima riduzione teatrale del film: protagonisti sono Giuseppe Zeno e Fabio Troiano, mentre la regia è di Vinicio Marchioni. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituffandoci nell'Italia povera ma vitale del Secondo dopoguerra.

Portare in scena un testo del genere è stata un'impresa ardua. "E' stato molto difficile - spiega Antonio Grosso, che oltre a essere uno dei protagonisti in scena (è Mario, il personaggio nel film interpretato da Renato Salvatori) è l'autore dell'adattamento insieme a Pier Paolo Piciarelli -. Intanto trovare un produttore che credesse nel progetto. E poi trovare il modo giusto di trattare una sceneggiatura così importante. Abbiamo lavorato quasi un anno".

"Una commedia come 'I soliti ignoti', al di là della fama e del cast incredibile, da Vittorio Gassmann a Totò passando per Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Tiberio Murgia, è quasi impensabile oggi - dice Giuseppe Zeno -. Questo è uno spettacolo necessario, che non vuole tradire la memoria storica del film. Proporlo a teatro permette allo spettatore di fare un viaggio a ritroso nel tempo". Ma sono tanti i sottotesti rintracciabili in questa pièce. "Nella storia è importantissima la figura materna, gli accenni sono tantissimi - prosegue Zeno -. Anche se in scena c'è una sola attrice (Marilena Anniballi nel doppio ruolo di Carmelina e Nicoletta - ndr) il ruolo della donna è fortissimo".

Tra i protagonisti c'è anche Fabio Troiano, che in questa ripresa eredita da Vinicio Marchioni, che è rimasto alla regia, il ruolo di Tiberio, che nel film fu di Marcello Mastroianni. "Per me questo spettacolo è necessario perché racconta la disperazione di un gruppo di persone che ruba per fame - aggiunge -. Il fulcro centrale è l'amicizia. I protagonisti fanno gruppo per sfuggire alla disperazione. Oggi chi è disperato invece è condannato alla solitudine, all'emarginazione". 

Completano il cast Paolo Giovannucci, Salvatore Caruso, Vito FacciollaIvano Schiavi.

PER INFORMAZIONI E BIGLIETTI

www.teatromanzoni.it

cassa@teatromanzoni.it

tel.  02 7636901

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri