Da Michael Corleone nel "Padrino" di Coppola a Tony Montana in "Scarface": i mille volti di Al Pacino
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Lunga la sua carriera ha dato vita a memorabili personaggi impressi nella storia del cinema, dal boss Michael Corleone fino al sindacalista Jimmy Hoffa
di Luca Freddi"Tutti pensano che gli attori sono dei bugiardi. Si dice: 'Smettila di recitare'. Ma io credo che si reciti solo nella vita, mentre nell'arte si persegue solo la verità'', parola di Al Pacino, che il 25 aprile taglia l'importante traguardo degli 80 anni. Icona vivente del cinema internazionale, nella sua lunga carriera l'attore ha dato vita a personaggi memorabili, protagonisti di film che sono vere e proprie gemme della settima arte, dalla trilogia de "Il Padrino" a "Scarface", da "Un pomeriggio di un giorno da cani" a "Ogni maledetta domenica".
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Che si nomini Michael Corleone o Carlito Brigante, Tony Montana o Serpico, c'è solo uno sguardo che viene in mente, ed è quello intenso e penetrante di Al Pacino.
Nato a New York il 25 aprile 1940 da genitori emigrati negli Stati Uniti dall'Italia, Alfredo James Pacino trascorre un'infanzia difficile e tormentata, anche a causa dell'abbandono della famiglia da parte del padre. Favorito da una faccia che non si dimentica, da adolescente comincia ad essere attratto dalla recitazione, e la svolta arriva quando incontra Lee Strasberg, maestro dell'Actor's Studio, che diviene il suo mentore.
Sui palcoscenici dei piccoli e sconosciuti teatri della Grande Mela fa l'incontro decisivo, quello con Francis Ford Coppola, che gli regalerà il ruolo chiave della sua carriera, il boss Michael Corleone in "Il Padrino". Inizia così la sua ascesa nell'Olimpo di Hollywood, che grazie alla saga divenuta uno dei capisaldi della storia del cinema conquista anche una nomination agli Oscar alla sua prima interpretazione importante.
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A questa segue una lunga carriera piena di memorabili interpretazioni. Basta infatti pronunciare quelle due parole che compongo il suo nome e cognome, e si affollano davanti ai nostri occhi film ed emozioni indimenticabili, "Cruising" di William Friedkin, "Serpico" e "Quel pomeriggio di un giorno da cani" di Sidney Lumet, "Americani" di James Foley, "Scarface" e "Carlito's Way" di Brian De Palma, "Insider" e "Heat" di Michael Mann, "Donnie Brasco" di Mike Newell, "Ogni maledetta domenica" di Oliver Stone, "Insomnia" di Christopher Nolan, "Scent of a Woman", remake del film di Dino Risi "Profumo di donna", per cui vinse un Oscar "riparatore" nel 1993, dopo 7 candidature andate a vuoto. Fino agli ultimi "C'era una volta a... Hollywood" di Quentin Tarantino e "The Irishman" di Martin Scorsese (che gli è valso la nona nomination all'Oscar).
Si è cimentato anche alla regia (3 film e 1 documentario) e sul piccolo schermo ha recitato nella miniserie "Angels in America", con cui ha fatto doppietta tra Emmy e Golden Globe, nei film tv diretti da Barry Levinson "You Don't Know Jack - Il dottor morte" e "Paterno", fino alla recente serie "Hunters" targata Amazon.