Guè "dissa" i Me contro Te: "Lui è creepy, non lo farei vedere a mia figlia"

Il "dissing" che non ti aspetti. Ovvero quello di Guè Pequeno ai Me contro Te. Il rapper, ospite del podcast "Tintoria", si è lasciato andare ad alcuni commenti sul noto due idolo dei bambini. In particolare Guè se l'è presa con Luì per il suo aspetto fisico. "Il tipo che fa queste cose per bambini per me è creepy - ha detto il rapper -. Non porterei mai mia figlia a vederli. Lei è tranquilla ma lui ha la faccia strana". Sono stati gli stessi Luì e Sofì a fare vedere l'estratto dall'intervista, commentando (lei divertita, lui decisamente meno). Ma la cosa non è finita lì. Perché Guè ha deciso di commentare il post Instagram della coppia con un laconico: "Hai la faccia strana bro". 

In passato i Me contro Te non si sono certo tirati indietro quando si è trattato di affrontare polemiche social. In particolare hanno fatto notizia le frecciatine a distanza lanciate in più occasioni ai DinsiemE, un'altra coppia di youtuber accusata da Luì e Sofì di essere dei cloni. Esattamente come per Guè, in quanto esponente del mondo del rap, il dissing è praticamente pane quotidiano. Qui a colpire è stato il fatto che si incontrassero due mondi in apparenza distanti. Vero è che quello di Guè non voleva essere un vero e proprio attacco, tanto che nel commentare l'aspetto di Luì ha tenuto a precisare che lo faceva "con il massimo rispetto", anche se la cosa è stata accolta dalla coppia con un po' di scetticismo e sarcasmo. 

A ogni modo, tra i Me contro Te che postano il video con il messaggio "Grazie Gue" e lui che interviene per ribadire il suo concetto, la cosa sembra essersi risolta in maniera simpatica. Forse... Se la cosa continuerà, lo vedremo, intanto la coppia, che a settembre si sposerà, è pronta ad affrontare le nuove date del suo "Lo show dei 10 anni", con cui stanno girando i palasport di tutta Italia. Dopo la data zero di Mantova del 22 marzo, saranno in tour tutto aprile e quasi tutto maggio toccando Milano, Roma, Reggio Calabria, Jesolo, Pesaro, Catania, Napoli e Torino.