Usa, illustrazione di Harry Potter venduta per quasi 2 milioni di dollari
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L'attore, che nella saga interpretava Ron Weasley, deve versare 1,8 milioni di sterline in tasse
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Periodo complicato per l'ex star di "Harry Potter" Rupert Grint, che nella saga del maghetto interpretava Ron Weasley. L'attore dovrà infatti ripagare un debito di 1,8 milioni di sterline alle autorità fiscali britanniche. Grint è stato condannato a versare questa somma nel 2019, dopo che HM Revenue and Customs (l'agenzia fiscale del Regno Unito) ha avviato un'indagine sulla sua dichiarazione dei redditi.
L'agenzia ha dichiarato che Grint ha erroneamente classificato 4,5 milioni di sterline di guadagni derivanti dai film (inclusi proventi da vendite di DVD, syndication televisiva, diritti di streaming e altre fonti) come un bene capitale anziché come reddito. L'attore 36enne, che era l'unico azionista di una società che gestiva i suoi affari, ha ribattuto che il pagamento era legato al reddito residuo e ai bonus dei film di Potter. Gli avvocati di Grint hanno quindi sostenuto che avrebbe dovuto pagare solo l'imposta sulle plusvalenze, che sarebbe stata del 10%. Tuttavia, l'HMRC ha affermato che il denaro dovrebbe essere tassato come reddito, soggetto a un'aliquota fiscale del 52%. Dopo anni di discussioni, un giudice del tribunale ha emesso una sentenza sfavorevole per l'attore.
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Non è la prima volta che le questioni fiscali dell'attore sono state al centro di procedimenti legali. Grint ha infatti perso una causa separata nel 2016, riguardante un rimborso fiscale di 1 milione di sterline. Si stima che l'attore, presente in tutti e otto i film della saga di "Harry Potter", abbia guadagnato circa 24 milioni di sterline grazie al ruolo di Ron nella fortunata saga del maghetto.