DOVREBBE SCONTARE 23 ANNI

Harvey Weinstein può ricorrere in appello per la condanna di stupro: la Corte Suprema accetta la richiesta

L'ex produttore televisivo si trova attualmente in custodia in California 

26 Ago 2022 - 03:00
 © ansa

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Harvey Weinstein sarà ascoltato dalla più alta Corte di New York in appello in merito alla sua condanna per stupro al fine di riesaminare il caso. La sua richiesta è stata accolta, a più di due anni dalla sentenza pronunciata durante il processo per crimini sessuali del febbraio 2020, durante il quale all'ex produttore televisivo fu inflitta la pena di 23 anni di carcere. 

Weinstein, 70 anni, era stato ritenuto colpevole di crimini sessuali di primo grado e stupro di terzo grado ed era già ricorso in appello, vedendosi però respinta quasi subito la richiesta.  L'ex produttore è stato condannato per aver costretto ad un rapporto di sesso orale una sua assistente alla produzione televisiva e cinematografica nel 2006 e per aver violentato un'aspirante attrice nel 2013.

Le argomentazioni orali davanti alla Corte potrebbero avvenire presumibilmente l'anno prossimo e stabiliranno se Weinstein abbia ricevuto o meno un processo equo.

Dopo la notizia dell'accettazione della richiesta di appello l'addetto stampa di Weinstein, Juda Engelmayer ha dichiarato: "Siamo fiduciosi e grati per questa rara opportunità".

Anche Weinstein ha commentato la decisione dell'Alta Corte dicendo: "Sono così grato ai miei avvocati per aver lavorato duramente e in maniera intelligente su questo caso. Il loro duro lavoro mi aiuterà a dimostrare infine la mia innocenza".

Se la condanna all'ex magnate venisse annullata, Weinstein potrebbe tornare un uomo libero, su cauzione, entro la fine del prossimo anno, un grave colpo per il movimento #MeToo, nato sulla scia dei crimini sessuali commessi proprio da lui. 

Wienstein si trova attualmente in custodia al Twin Towers Correctional Facility di Los Angeles, in California in attesa di processo per altre accuse di aggressione. A giugno, una corte d'appello di livello intermedio a New York ha confermato la condanna, respingendo l'affermazione dell'ex magnate del cinema secondo cui il giudice del processo avrebbe ingiustamente lasciato testimoniare su accuse al di fuori del caso. 

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