Macaulay Culkin, ascesa e caduta dell'ex baby star di Hollywood
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Il successo, la caduta, l'amicizia con Michael Jackson e le vicissitudini giudiziarie dell'attore icona degli anni 90
L'uomo che oggi compie quarant'anni è stato il bambino più famoso del mondo. L'uomo che oggi compie quarant'anni ha avuto successo trent'anni fa. Il 26 giugno Macaulay Culkin soffia sulle candeline dei suoi primi 40 anni: è stato un simbolo degli anni 90 e anche un fenomeno, ma poi quel bambino prodigio è diventato l'esempio eclatante della condanna che lo status di star può infliggere. Dal cult "Mamma ho perso l’aereo" ha preso il via la sua vertiginosa parabola di ascesa e caduta. E al Kevin McCallister del film, che era capace di cavarsela in ogni situazione, non è mai corrisposto il Macaulay Culkin della realtà.
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Nato da una famiglia modesta di New York, la prima elementare è stato l'unico anno scolastico che ha completato. Da quel momento in poi Macaulay ha avuto un'infanzia tra le più vertiginose della storia. Un ottovolante di fama, denaro e scandali. Il personaggio di Kevin McCallister ha cambiato tutto nella sua vita. Il bambino di 10 anni è diventato una superstar e da lì ha vissuto fuori dal tempo. Mentre gli altri della sua età andavano a scuola, Macaulay Culkin camminava sui red carpet, rispondeva alle interviste, volava su aerei privati, si vedeva su enormi manifesti pubblicitari. "Mamma ho perso l'aereo" (1990) è stato un successo clamoroso e irripetibile che ha conquistato tutti. E Hollywood ha capito quali fossero le proporzioni dell'affare. Così Macaulay è la prima baby star a staccare un assegno da 1 milione di dollari per il film successivo, "Papà ho trovato un amico".
Poi diventa amico di Michael Jackson, insieme al quale è protagonista nel videoclip della hit "Black or White". Trascorre parecchio tempo a Neverland, e durante il processo per pedofilia al re del pop del 2004, Culkin testimonierà in favore dell'amico, dichiarando di non essere mai stato molestato da Jackson.
Poi inanella il sequel di "Mamma ho perso l’aereo" e "L’innocenza del diavolo". Ormai è palese l'avidità del padre che spinge a far scritturare il figlio in ben 7 film in soli 4 anni. Ma a 14 anni, dopo due flop disastrosi, "Pagemaster" e "Richie Rich", Macaulay decide di abbandonare il mondo del cinema, mentre i suoi divorziano e prende il via un'estenuante battaglia legale per la sua custodia (e per quella dei suoi soldi).
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Parallelamente iniziano a uscire sui giornali le rivelazioni sull'arroganza violenta del padre che ha segnato fino a quel momento la sua giovane esistenza: "Era abusivo sia mentalmente che fisicamente. Stavo facendo Dio sa quanti soldi, e Kit mi faceva dormire sul divano, solo perché poteva. Solo per farmi sapere chi comandava", ha raccontato la piccola star al New York Magazine. Da quel momento il giovane ex attore si ritrova spesso sulla copertina dei giornali, scandalistici e non, mentre conduce una vita di eccessi segnata dalle dipendenze. Nel 2004 la foto segnaletica di Macaulay è stata condivisa in tutto il mondo, dopo l'arrestato per possesso illegale di marijuana e farmaci per cui è necessaria la prescrizione.
Oggi dice di essere uscito dalla tossicodipendenza e sembra aver trovato una sua nuova dimensione. Dopo aver rimesso i panni di Kevin McCallister in uno spot del 2008, Macaulay tornerà al cinema per il reboot di "Mamma ho perso l’aereo", in lavorazione per Disney. Dopo un'iniziale diffidenza molto critica, pare che l'ex baby star avrà un piccolo ruolo. Forse un modo per chiudere e riconcigliarsi definitivamente con quel personaggio cinematografico che l'ha portato così in alto e così in basso.
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