Dal 23 marzo arriva "L'amore e la violenza vol.2 - dodici nuovi pezzi facili", firmato da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini
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A poco più di un anno da "L'amore e la violenza", esce il 23 marzo il nuovo album dei Baustelle, "L'amore e la violenza vol.2 - dodici nuovi pezzi facili". Concepito per la prima volta mentre erano in tournée, rispetto al suo predecessore viene definito in conferenza stampa per voce di Francesco Bianconi "un disco d'amore, sulle relazioni sentimentali": una sfida personale per affrontare una tematica classica così abusata e tradizionale nella musica pop.
Avevamo lasciato il gruppo di Montepulciano con il disco del 2017 in cui raccontava storie di guerre, rabbia e violenza, immerse in un contesto sociale attuale. "Il mondo immaginario che avevamo pensato per quel disco non si era esaurito nel volume 1", svelano Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini. Tanto che le nuove canzoni sono state scritte in una maniera inedita per loro: "Le abbiamo create mentre eravamo in tour. Non avevamo mai fatto due cose contemporaneamente, non sappiamo perché sia accaduto". La struttura musicale più semplice è proprio causata dall'essere in viaggio e dall'avere a disposizione, invece del pianoforte, la chitarra "uno strumento che ti porta a scrivere canzoni più classiche". E rivelano però che "le sonorità del disco sono la fotografia musicale che rappresenta bene quello che i Baustelle sono oggi".
Sul perchè il disco abbia un sottotitolo come "Dodici pezzi facili", il gruppo toscano rivela: "Con un po' di ironia e provocazione e anche con la citazione di un film con Jack Nicholson ("Cinque pezzi facili"), facciamo riferimento al fatto che è un disco d'amore. E in questo caso li chiamiamo 'facili' perché l'amore è il tema più cantato, usato, sentito, codificato".
Ma è la loro visione dell'amore. "Non credo nella concezione di amore salvifico", precisa Francesco Bianconi. "Per me con l'amore, nella migliore delle ipotesi, ci scappa il morto. E' il sacrificio dell'io, l'annullamento del sé per l'adesione ad un oggetto altro. L'amore è negativo, parte da una negazione. Per me l'amore è negativo, sporco, distruttore".
A condire il tutto c'è l'estetica cinematografica che da sempre li accompagna. "Agli inizi della nostra carriera - hanno spiegato - mischiavamo il rock alle colonne sonore, anche perché gli anni dei nostri inizi sono quelli durante i quali molti compositori italiani di colonne sonore, soprattutto degli anni Sessanta, cominciavano ad essere riscoperti nel mondo". In più nel disco ci sono riferimenti musicali (Pulp, Blur, colonne sonore anni 70, Gainsbourg, il progressive) ma anche letterali. Per quanto riguarda la complessità dei loro testi, ne fanno un vanto: "Trovo sia giusto fare un po' di fatica quando si ascolta un disco. Mi piace la musica che richiede del lavoro interpretativo da parte di chi l’ascolta. Le cose che richiedono una decodifica sono quelle che resistono nel tempo e rimangono nella storia. La mancanza di fatica interpretativa di un’opera artistica coincide col puro commercio".
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Dopo alcuni appuntamenti nei negozi Feltrinelli in giro per l'Italia, il gruppo partirà per un nuovo tour. Come spiega Rachele, verranno portati dal vivo in primis questi nuovi brani, ma anche tanti del primo volume e "vecchie glorie" del loro repertorio. Partenza dal Mamamia di Senigallia il 7 aprile e chiusura al Gran Teatro Geox di Padova il 27.
Questo il calendario completo
venerdì 7 aprile - SENIGALLIA (Ancona) - Mamamia
giovedì 12 aprile - BOLOGNA - Estragon
venerdì 13 aprile - FONTANETO D’AGOGNA (Novara) - Phenomenon
domenica 15 aprile - MILANO - Alcatraz
lunedì 16 aprile - FIRENZE - Obi Hall
giovedì 19 aprile - ROMA - Atlantico
venerdì 20 aprile - NAPOLI - Casa della Musica
domenica 22 aprile - TORINO - OGR
venerdì 27 aprile - PADOVA - Gran Teatro Geox