ALBUM ICONICO

I Duran Duran festeggiano 40 anni di "Rio" entrando nella Rock & Roll Hall Fame

Il 10 maggio del 1982 la band inglese pubblicava uno degli album più iconici degli anni 80 e a novembre parteciperà alla cerimonia di inserimento nel gotha della musica rock 

di Massimo Longoni
10 Mag 2022 - 11:41
 © Da video

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"Rio" compie 40 anni. Il 10 maggio del 1982 i Duran Duran pubblicavano il loro secondo album, considerato uno dei più iconici degli anni 80. Con singoli come la title track, "Hungry Like the Wolf" e "Save A Prayer" (e i relativi video) contribuì ad allargare la popolarità della band inglese segnandone anche l’immaginario estetico, a partire dalla copertina disegnata da Patrick Nagel, celebre grafico e illustratore americano. E la band può festeggiare l’anniversario con un importante riconoscimento: pochi giorni fa è stato infatti ufficializzato che sarà inserita nella Rock & Roll Hall Fame. La cerimonia si terrà a novembre e per l’occasione torneranno i due chitarristi storici, Andy Taylor e Warren Cuccurullo.

Realizzato tra il 1981 e i primi mesi del 1982, con la produzione di Colin Thurston (personaggio fondamentale con nel curriculum collaborazioni con Iggy Pop, David Bowie, Human League e Talk Talk) "Rio" è un album che ha marchiato a fuoco la new wave anni 80 e il pop che sarebbe seguito nei successivi due anni. E che allo stesso tempo ha costituito il propellente per la carriera dei Duran Duran che sull'onda di questo album sarebbero diventati a cavallo tra il 1983 e il 1985 la pop band più popolare del mondo replicando manifestazioni di entusiasmo pari alla Beatlesmania. Se molti di "Rio" ricordano i colori pastello e le ambientazioni esotiche dei video della canzone omonima, di "Hungry Like the Wolf" e di "Save A Prayer", tutti diretti da Russell Mulcahy, che in quegli anni legò a filo doppio il suo nome a quello dei Duran prima di passare al cinema (suo "Highlander - L'ultimo immortale"). Ma la forza dell'album è quella di racchiudere in maniera perfetta tutti i mondi a cui il gruppo guardava. E così accanto ai momenti più solari e alle ballad romantiche ("Save A Prayer" e "Lonely In Your Nightmare") non mancano gli episodi decisamente più scuri e darkeggianti. A partire dalla splendida "The Chaffeur", tutta costruita sul synth di Nick Rhodes (accompagnata da un video in bianco e nero dalla forte carica erotica) per arrivare a "New Religion", un brano complesso che si apre con un organo dalle atmosfere gotiche per esplodere in un giro di basso iconico, un inserto rap di Simon LeBon, e un'anima funky sfumata nelle sonorità new wave.

© Dal Web

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Melodie azzeccatissime e arrangiamenti complessi e stratificati in cui l'ampio uso di synth e sequenze è bilanciato dal calore di una sezione ritmica in stato di grazia. Alla base del grande successo dell'album c'è anche il suo non essere semplice pop plasticoso, innervato com'è da robusti riff di chitarra di Andy Taylor che trascinano "Hungry Like the Wolf" e "Hold Back the Rain", e che saranno ulteriormente messi in evidenza nel remix statunitense del disco pensato per venire incontro al gusto più rock americano. Non a caso il disco sarebbe entrato nella top 10 americana restando in classifica per 129 settimane e vendendo oltre 2 milioni di copie.

A dispetto del successo di pubblico all'epoca il disco non raccolse altrettanti consensi da parte della critica ma il tempo è stato galantuomo. Ampiamente rivalutato nel corso degli anni e alla fine considerato un vero caposaldo di quel periodo, è alla base dell’inserimento della band nella Rock & Roll Hall of Fame. I Duran Duran sono stati inseriti, tra gli altri, insieme a Eminem, Eurythmics, Pat Benatar, Dolly Parton e Lionel Ritchie. In occasione della cerimonia di investitura del 5 novembre la band si esibirà ritrovando sul palco il chitarrista storico Andy Taylor, che ha lasciato il gruppo (per la seconda volta) nel 2006. Dovrebbe esserci anche Warren Cuccurullo, al cui nome è legato il grande successo degli anni 90 "Ordinary World", che però non ha ancora confermato la sua presenza.

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© John Swannell
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