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Nonostante le evidenti difficoltà fisiche il cantante ha tenuto banco per quasi due ore di spettacolo
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L'ultima volta che erano stati su un palco insieme era stata il 13 ottobre del 2007. A 14 anni di distanza da quel concerto, i Genesis sono tornati sul palco per il loro tour inglese, già fissato per l'anno scorso ma poi rinviato a causa della pandemia di Covid. Con un Phil Collins in evidente difficoltà fisica, costretto a fare tutto lo show da seduto, la band ha comunque presentato uno spettacolo godibile e ricco di successi.
Si tratterà molto probabilmente dell'ultimo tour del gruppo, anche se nel caso dei Genesis è proprio il caso di affermare che non bisogna mai dire mai. E' stato Collins, alle prese da anni, ad affermare che dopo queste date dirà definitivamente addio. Ma proprio il cantante e (ormai ex) batterista già in passato aveva pronunciato degli addii che sembravano definitivi salvo poi ritornare sui propri passi. Stessero così le cose comunque il "Last Domino? Tour" proseguirà per alcune date in Inghilterra per poi trasferirsi negli Stati Uniti e in Canada, dove si chiuderà il 16 dicembre. Insomma, niente date europee e tanto meno in Italia. Dove, al di là della condizioni di Collins, ci sono ancora tutta una serie di restrizioni che impedirebbero concerti "normali".
Il concerto ha visto una scaletta corposa, di quasi venti brani, molti dei quali in forma di medley in modo da poter suonare più canzoni possibile. Un set ovviamente impostato sul periodo della band con Collins come leader, anche se non è mancata qualche capatina nel passato remoto del periodo "Peter Gabriel". Collins pur da seduto ha dato tutto, non rinunciando nemmeno al classico numero in cui suona il tamburello durante un break di "I Know What I Like". In passato lo faceva saltando e muovendosi, percuotendo il tamburello che tutte le parti del corpo, oggi lo fa da seduto. Mentre dietro le pelli della batteria c'è suo figlio Nic...
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