Il celebre gruppo dialettale lombardo torna in scena con "Signori si nasce... e noi?", al Teatro della Luna dal 5 gennaio al 4 marzo
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Due mesi tra canzoni, risate, storie di ringhiera e omaggi a un maestro della comicità come Totò. E' "Signori si nasce... e noi?", il nuovo spettacolo dei Legnanesi che resterà in scena al Teatro della Luna dal 5 gennaio al 4 marzo. Protagonisti (en travesti) sono Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi.
La storia, con protagoniste la Teresa e la Mabilia, si snoda questa volta tra il celeberrimo cortile della famiglia Colombo e Napoli. Tutto parte l'8 marzo, compleanno della Teresa che coincide con la Festa della donna. Mentre nel cortile fervono i festeggiamenti - con un pacco regalo gigantesco tutto ricoperto di glitter - l’attenzione di Teresa viene attirata dal cellulare del Giovanni, dimenticato sul tavolo. Teresa, rimasta sola nel cortile, non resiste e sbircia: un sms sospetto coinvolgerà marito e moglie in una discussione molto accesa, dove, al “non ti amo più” di Giovanni, Teresa risponderà con i ricordi di una storia d'amore lunga più di 50 anni. Tutti i personaggi del cortile vengono così coinvolti nel “colpo di testa” del Giovanni, che – invaghito di una nobildonna napoletana – dice addio alla sua amata Teresa e se ne va al Sud.
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In occasione dei 50 anni dalla scomparsa del grande Antonio De Curtis, il titolo dello spettacolo, i colori caldi e passionali e le tradizioni di Napoli, scenografie imponenti, la “Malafemmena”, il ritmo scatenato della tarantella, "O' sole mio" e "Funiculì Funiculà" come colonna sonora degli strabilianti momenti musicali di Mabilia/Enrico Dalceri, renderanno omaggio alla maschera immortale di Totò e testimonieranno una rottura dei classici confinicome dei Legnanesi.
Con ritmo serratissimo, in un crescendo sapientemente dosato, questo nuovo spettacolo, ricco di situazioni paradossali, affronta al contempo temi in grado di parlare a tutti, senza perdere l’occasione di pungenti frecciate alle debolezze della società di oggi, spaziando così con equilibrio tra tradizione e attualità.
Prima della passerella finale in smoking, quella in cui Antonio Provasio, Enrico Dalceri, Luigi Campisi, tutti gli altri attori e i giovani boys si mostrano senza maschera (nuovo anche questo brano musicale, stavolta corale), l'ultimo siparietto a tre è, come da tradizione, un momento quasi intimo per parlare al pubblico, per lasciare uno spunto di riflessione dopo tanta leggerezza. Dopo due ore di comicità autentica, Teresa, Mabilia e Giovanni riescono anche a parlare di valori veri, del gusto delle cose semplici: le cose più belle e importanti non si comprano con il denaro, e per sentirsi ricchi, nonostante tutto, basta una carezza e il calore di una famiglia.
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