Il nuovo album della band britannica arriva a 3 anni di distanza dal successo discografico di "Broken Machine"
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Fin dal debutto nel 2015, i Nothing But Thieves si sono imposti sulla scena rock raccogliendo i favori di colleghi e di fan sempre più numerosi. A 3 anni dall'ultimo album di successo "Broken Machine", arriva "Moral Panic". Anche se concepito prima della pandemia, è un disco quantomai attuale "perché avevamo già visto certe cose che nel corso del tempo sono peggiorate", ha raccontato la band britannica durante la presentazione. Il loro terzo lavoro in studio gira intorno all'effetto delle pressioni del mondo contemporaneo e "parla delle persone ed è forse più apertamente politico" rispetto ai precedenti.
"Avevamo scritto il disco on the road e per questo parla un po' meno di noi e più di quello che ci circonda", raccontano, spiegando qual è l'idea dietro a "Moral Panic": "Cerca di dare voce alle tensioni e al dolore che provano le persone nella società, e ai diversi problemi che ostacolano il benessere". La copertina mette in mostra colori più sgargianti rispetto ai precedenti: "Questa volta volta abbiamo voluto espandere la palette di colori, perchè vuole simboleggiare le emozioni variegate delle persone. Quelle due figure umane che campeggiano sulla cover non si sa cosa stiano facendo, cosa stiano vivendo e che rapporto ci sia tra loro".
La loro musica è cambiata nel corso degli anni, lungo tre dischi: "Di volta in volta ci siam spinti oltre e ora avevamo più esperienza per sperimentare. Il secondo disco è stato una reazione al primo, mentre questo invece è forte di tutto il bagaglio che abbiamo accumulato negli anni e rappresenta un nuovo capitolo per la nostra carriera". Per questo "Moral Panic" anzi la ricerca sonora appare subito più moderna, anche grazie al loro produttore Mike Crossey, conoscitore del pop moderno, che gli ha fatto alzare l'asticella: "Grazie a lui il nostro sound è sempre fresco. Ci volevamo spingere oltre il confine del rock anche perché viviamo nella cultura delle playlist in cui vige la fluidità dei generi musicali e questo ha a che fare con il nostro sound. Poi la differenza culturale e le fascia di età del nostro pubblico ci fa capire che suoniamo freschi: se questo è il risultato vuol dire che è variegata la nostra proposta".
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In Italia sono noti dal 2015 quando agli esordi si esibirono di spalla ai Muse a Roma, raccogliendo i favori del pubblico nostrano. Da allora il successo è stato in costante crescita ma il ricordo di quel concerto è rimasto indelebile: "E' stato molto bello avere avuto quell'opportunità a Roma. La gente davanti a noi sentiva la musica e vedere una reazione così intensa per noi sul palco ha fatto la differenza. Per quello ci siamo innamorati subito dell'Italia".
A proposito di concerti dal vivo, mentre le restrizioni per la crisi sanitaria continua a imperversare e a bloccare l'attivita on stage, i Nothing But Thieves hanno annunciato 3 concerti in streaming intitolati "Live from the Warehouse”, che si terranno il 28 e il 29 ottobre. a band si esibirà in 3 incredibili set in 3 diversi fusi orari, presentando i brani del nuovo album, rarità, grandi classici del loro repertorio, cover e tracce riarrangiate in maniera inedita. "Sarà strano non suonare davanti a un pubblico ma siamo molto entusiasti di proporre 3 setlist diversi. Abbiamo voglia di novità, per questo proporremo anche brani vecchi travestiti. E' dura non poter fare live ma questa sarà una scusa poter farci vedere in un modo diverso. la scaletta nei live di solito non cambia molto e invece in occasione di questi concerti in streaming le 3 scalette diverse sono molto stimolanti perchè possiamo variare dato che abbiamo ormai molto materiale, dopo 3 dischi".