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Antonio Ingroia ha chiesto che l'attrice possa scegliere da sola l'avvocato per il processo
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È pronta "l'istanza di revoca dell'amministratore di sostegno" per Gina Lollobrigida. Lo ha reso noto l'avvocato Antonio Ingroia alla vigilia dell'udienza nel processo per circonvenzione di incapace nei confronti dell'ex factotum Andrea Piazzolla, che gestiva i beni della 'Lollo'. "Nel processo l'avvocato della signora Lollobrigida è stato nominato dall'amministratore di sostegno, non è stato indicato da lei", ha spiegato il legale.
"Ho depositato un'istanza perché possa essere rappresentata da un avvocato di sua scelta. Il giudice non ha ancora risposto, martedì (14 dicembre ndr.) vedremo", ha continuato il legale in collegamento con "Domenica In". Ingroia confida "nella possibilità che la giustizia si ravveda dei suoi errori. Si discuterà della salute mentale della signora Lollobrigida, che è stata tartassata di perizie psichiatriche".
L'avvocato ha sottolineato come gli esiti siano stati contrastanti: "(Secondo alcune perizie) sarebbe una specie di paranoica, altri periti lo hanno smentito completamente. Sulla base di queste smentite si può fare istanza di revoca dell'amministrazione di sostegno, perché alla signora vengano restituiti il suo patrimonio e la sua libertà".
Il caso va avanti da molti anni. Piazzolla è attualmente a processo per circonvenzione di incapace, mentre a ottobre la Cassazione ha convalidato il decreto di apertura dell'amministrazione di sostegno per l'attrice, su azione legale promossa dal figlio Milco Skofic, che ha chiesto all'autorità giudiziaria di Roma di mettere i beni della madre in mani sicure.
"Ormai mio figlio non ragiona più da quattro, cinque anni", ha commentato l'attrice 94enne. Qualche settimana fa rivendicò inoltre il suo "diritto di vivere e di morire in pace".
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