Il brano "Bimbi per strada" ripropone il giro di pianoforte di “Children”, hit anni 90 di Robert Miles. Il rapper a Repubblica: “Appena sarà possibile tornerò sul palco, ma per 100-200 persone"
È arrivato in radio e in digitale "Bimbi per strada (Children)", il nuovo singolo di Fedez. Scritto durante il periodo di lockdown degli scorsi mesi, il brano vede il flow del rapper muoversi sulla musica di "Children" di Robert Miles, brano icona degli anni 90 che ha segnato un'intera generazione. Nel testo l'artista parla di una notte estiva indimenticabile, un sogno in cui il protagonista vuole perdersi in un'innocenza bambinesca e farsi travolgere da sensazioni che sembravano ormai dimenticate per lasciarsi alle spalle i problemi della realtà adulta. In un'intervista a Repubblica, il rapper promette un altro singolo per l'estate e un possibile ritorno sul palco...
"Ho avuto la fortuna di poter sovrapporre un testo a cui sono molto legato ad un giro di piano che ha fotografato il mio passaggio alla vita adulta", ha spiegato Fedez su Instagram, presentando il nuovo singolo.
"Bimbi per strada (Children)", segue la pubblicazione di “Problemi con tutti (Giuda)”, che come spiega il rapper a Repubblica "non è andato in radio e Le Feste di Pablo era un featuring in un brano di Cara. Posso dire che sto cercando di togliermi dalle logiche discografiche: questa era un’uscita che volevo fare, a breve ne seguirà un’altra per l’estate, contro il parere del marketing che non voleva due brani fuori assieme, per non confondere le radio".
Fedez ha raccontato di aver creato durante il lockdown "cercando di tornare al mio sound delle origini, diciamo più spartano. Se e quando avrò voglia e l’esigenza artistica di pubblicare qualcosa lo farò. Ma al momento non ho dischi in canna”.
Dopo l'annullamento dei concerti di questa estate e la relativa crisi della filiera della musica, il marito di Chiara Ferragni non nasconde la voglia di tornare ad esibirsi dal vivo: "Appena sarà possibile lo farò, ma per 100-200 persone. Non solo perché temo che il tempo delle adunate sia lontano ancora, ma anche perché voglio aiutare concretamente i lavoratori della musica disoccupati: elettricisti, operai, tecnici. Quando tornerò sul palco sarà per loro. Lo streaming è una buona alternativa ma appunto non fa lavorare queste persone”.