l'intervista a tgcom24

Tutti i gusti de Il Mago del Gelato: "L'ingrediente che manteca la nostra ricetta è il groove"

E' uscito "Chi È Nicola Felpieri?", primo album della band milanese. Via al nuovo tour

di Luca Freddi
20 Mar 2025 - 10:34
 © Michele Rossetti e Mattia Chicco

© Michele Rossetti e Mattia Chicco

A Milano, Via Padova è un melting pot culturale e musicale. Qui vivono i componenti de Il Mago del Gelato, che devono la loro ragione sociale a un bar gelateria. La zona ha dato loro linfa vitale per un mix letale di afrobeat, funk e jazz tra ironia e groove. Sono gli ingredienti dell’atteso primo album "Chi È Nicola Felpieri?" (Sony Music), che arriva al culmine di un percorso in continua accelerazione, che in soli due anni li ha portati a essere riconosciuti tra i progetti più eclettici e originali in circolazione. Dieci tracce dal sound unico e irresistibile che includono tre collaborazioni, con Venerus ("Controtempo"), Le Feste Antonacci ("In punta di piedi") e Mélanie Chedeville ("Tic Tac"). A Tgcom24 hanno raccontato la nascita del progetto e il loro incrocio sonoro: "Ci piace mescolare stili, esperienze e panorami variegati e stravaganti".

Quando e come è nato il gruppo?

Il Mago del Gelato nasce durante il periodo della pandemia. Grazie a una serie di amicizie in comune, ci siamo incontrati presso lo Studio La sabbia in via Padova e da lì abbiamo cominciato a suonare insieme. All'inizio abbiamo approfondito la ricerca sul ritmo e sul suono, rendendo omaggio ai grandi maestri della musica afrobeat; abbiamo poi cominciato a comporre I nostri brani e suonare dal vivo il più possibile, facendoci conoscere nel panorama underground Milanese.

Quali sono i vostri gusti (sonori) speciali che proponete al pubblico?

La nostra musica si basa sulla ritmica afrobeat ma prende spunto dalle innumerevoli ispirazioni che caratterizzano il percorso musicale di ognuno. Nel corso del tempo abbiamo individuato una serie di “gusti” in comune che caratterizzano il nostro sound: ci piace tutto il mondo legato alle colonne sonore dei film anni 70 e 80, ci piace il funk giapponese e non abbiamo problemi a dire che ci piace la fusion, il progressive rock e il jazz. Abbiamo però uno sguardo sulla contemporaneità: ascoltiamo con piacere anche le ultime uscite del panorama musicale italiano e internazionale, cercando di unire le ispirazioni provenienti dal passato con il linguaggio musicale odierno.

Quali sono stati i vostri numi tutelari di partenza?

C'è un solo poliziotto che rispettiamo, il suo nome è l'ispettore Coliandro. In ambito musicale non possiamo che venerare la figura mitologica e trascendentale di Fela Kuti.

Qual è la mission del gruppo? Il ballo, il divertimento?

Non siamo un'azienda e non abbiamo una vera e propria mission. Ci poniamo piccoli obbiettivi quotidiani che piano piano compongono un disegno più grande di cui non siamo del tutto consapevoli. Ci facciamo trascinare dalle cose e troviamo spunti dalla vita quotidiana e semplice. Uno dei principali obbiettivi della nostra vita è quello di diffondere la musica e l'amore.

Vivete in via Padova che è un incrocio multiculturale da vita quotidiana. Il vostro suono, figlio di un'ibridazione musicale, nasce anche da questo luogo dove state?

Sicuramente Via Padova è un crocevia di culture, lingue e sapori differenti e ha una forte influenza nel processo creativo della band. Ci piace mescolare stili, esperienze e panorami variegati e stravaganti. L'ingrediente che manteca la nostra ricetta è sicuramente il groove!

Il Mago Del Gelato, C'mon tigre, Calibro 35, Studio Murena, Nu Genea: c'è un fil rouge che attraversa tutti questi progetti musicali italiani?

Il tempo di oggi è molto prolifico da un punto di vista musicale. In Italia c'è una scena molto forte composta da musicisti decisamente in gamba che hanno voglia di sperimentare ed essere protagonisti di un cambiamento culturale. In ogni data, concerto, viaggio, pranzo, cena e brindisi ci sentiamo parte di questo movimento.

Il tour

 Quella live è una dimensione imprescindibile per Il Mago del Gelato. Ecco perché la band è pronta a partire subito per un tour, organizzato da All Things Live, e a portare la propria carica sonora sui palchi di tutta Italia. Partenza il 21 marzo dall’Urban a Perugia per poi proseguire il 22 al Capanno 17 a Prato, il 28 all’Astro Club a Pordenone, il 2 aprile al Largo Venue a Roma, il 3 al Mood Social Club a Rende, il 4 a La Santissima a Napoli, il 5 alla Casa delle Arti a Conversano, l’11 al Covo Club a Bologna, il 17 all’Off Topic a Torino, il 18 alla Latteria Molloy a Brescia e gran finale nella loro Milano il 24 maggio al Mi Ami Festival.

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