Il cordoglio del mondo politico e della cultura italiana
© ansa
"Il mondo della cultura e del cinema piangono la morte del maestro Franco Zeffirelli, un genio dei nostri tempi. Ho amato i suoi film. A nome mio e del Mibac esprimo le condoglianze alla sua famiglia". Così, su Twitter, il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli ricorda il regista, morto all'età di 96 anni.
CULTURA IN LUTTO PER LA MORTE DI ZEFFIRELLI
IL CORDOGLIO DEL MONDO POLITICO E NON SOLO
"Profonda commozione per la scomparsa del maestro Franco Zeffirelli. Ambasciatore italiano del cinema, dell'arte e della bellezza. Un grande regista, sceneggiatore, scenografo. Un grande uomo di cultura". Lo scrive, in un tweet, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella, in una dichiarazione, ricorda così il regista: "La scomparsa di Franco Zeffirelli - dice Mattarella - lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo e della cultura italiana e internazionale. Con il suo straordinario talento e la sua profonda sensibilità estetica, ha dato vita, nella sua lunga vita di artista, a grandi capolavori nel cinema e nell`opera. Spirito brillante e coinvolgente, ha accompagnato la sua arte con grande passione civile e amore per il suo Paese".
"Franco Zeffirelli è stato un maestro, nel senso più autentico e alto dei maestri veri, per tutti noi che abbiamo attinto alla sua arte e al suo genio". L'etoile Carla Fracci e il marito, il regista, Beppe Menegatti, ricordano così Franco Zeffirelli. La coppia, che ha appreso della scomparsa del regista a Milano, era unita a Zeffirelli da una lunghissima amicizia personale, che andava oltre gli impegni e i successi in teatro. "Per me Franco era un fratello, quando lo conobbi alla Scala ero poco più che bambina, a lui ci uniscono, me e mio marito, ricordi intensi di una vita", racconta Carla Fracci. Beppe Menegatti e Carla Fracci hanno visto Zeffirelli l'ultima volta a Roma pochi mesi fa nella sua casa sulla Appia. Le sue condizioni di salute erano peggiorate. "Aveva difficoltà a comunicare, ma la sua mente era sempre vivace - ricordano - Ma anche negli ultimi anni, con l'aggravarsi della malattia, pur avendo una straordinaria necessità di parlare del passato, restava sempre proiettato a guardare avanti".
"Le corde della lira dei poeti moderni saranno interminabili pellicole di celluloide (Kafka). Franco Zeffirelli". E' il tweet del Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi, che ricorda così il regista.
"Dobbiamo essere e riconoscerci debitori nei confronti di Franco Zeffirelli, come Chiesa ma anche come italiani, come credenti, ma anche come laici. Grazie al suo Gesù di Nazareth, larga parte della popolazione dai 30 anni ai 90 ha dato un volto a Gesù e ha conosciuto Cristo, ha conosciuto il Vangelo. Non so quanti italiani abbiano letto interamente il Vangelo, ma tantissimi italiani conoscono il Vangelo grazie alla grande opera di Zeffirelli: il suo Gesù di Nazareth". Lo ha detto a Vatican News don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo della Conferenza Episcopale Italiana.
"Franco Zeffirelli è stato non solo uno straordinario regista di teatro e di cinema, ma una figura poliedrica di creatore di bellezza, nella migliore tradizione dell'arte italiana. Col Teatro dell'Opera di Roma ha collaborato in moltissime occasioni, allestendo spettacoli che hanno sempre affascinato e commosso il pubblico". E' il ricordo del sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, Carlo Fuortes.
"Con la morte di Franco Zeffirelli, Firenze perde uno dei suoi figli più grandi, un maestro nel vero senso della parola, un intellettuale e uomo d'arte a 360°. Zeffirelli ha dato lustro a Firenze e all'Italia in tutto il mondo, in campo teatrale e cinematografico. Nell'esprimere le nostre sentite condoglianze ai familiari, esprimiamo l'auspicio che la sua città natale sappia ricordarlo in modo adeguato". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
Il Teatro Massimo di Palermo ricorda "con cordoglio e con affetto Franco Zeffirelli". Per il presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando si tratta della "scomparsa di un colosso che ha segnato l'arte del nostro secolo e che con Palermo e il Teatro Massimo aveva intessuto legami strettissimi e affettuosi. Un maestro che lascia una lezione di eleganza e di stile che rimarranno a lungo negli occhi e nei cuori di tutti quanti, ieri, oggi o domani, hanno scoperto e scopriranno la magia dell'opera nei suoi indimenticabili allestimenti".
"Addio a Franco Zeffirelli, artista visionario e genio italiano. Con lui perdiamo uno straordinario regista che ha reso grande il cinema italiano. Continueremo ad emozionarci e a ricordarlo attraverso i suoi film. Grazie Maestro". Lo scrive su Twitter Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia.
Franco Zeffirelli ha lasciato "un segno inconfondibile e personale nella storia del teatro musicale, del cinema e della prosa". E' così che il Teatro alla Scala lo vuole ricordare nel giorno della morte. Un messaggio non solo del sovrintendente Alexander Pereira, del direttore musicale Riccardo Chailly, del maestro del Coro Bruno Casoni ma anche "di tutti i lavoratori".
"L'arte, la cultura e l'Italia intera devono tanto al Maestro Franco Zeffirelli e al suo spirito critico e creativo. Grazie per le emozioni e i sentimenti profondi. Resterai nei cuori e nella storia di questo Paese". Così in un post su Facebook il vice premier, Luigi Di Maio.
"L'Italia perde un protagonista straordinario dell'arte e della cultura: con Franco Zeffirelli se ne va un alfiere di rara sensibilità, un uomo che attraverso le sue opere ha saputo elevare lo spirito del Paese. Lo piango ricordando con orgoglio quella comunita' di intenti e amicizia che ci ha unito". Lo scrive su Facebook il deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mule'.
"La morte di Zeffirelli lascia l'Italia più povera, perché con lui è scomparso l'ultimo grande protagonista di un'epoca irripetibile della cultura italiana, un Maestro insostituibile, grazie a una vita interamente dedicata all'arte, che fosse cinema od opera lirica, prosa o televisione". Lo dichiara in una nota Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
"Zeffirelli sfidò l'egemonia culturale della sinistra e del politicamente corretto, da posizioni liberali e solidamente anticomuniste, insegnando proprio alla sinistra intellettuale come fare cinema, teatro e lirica. Fu un uomo non dedito ai compromessi. Mancherà al panorama culturale italiano e internazionale" ha dichiarato Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia, capogruppo in commissione Cultura.
"Sono commosso per la scomparsa del Maestro Zeffirelli, uno dei grandi della cultura italiana, un protagonista straordinario e coraggioso di tante battaglie anche solitarie. È stato collega e parlamentare della Repubblica ma credo che oggi, al di la' delle distinzioni ideologiche, tutti si debbano inchinare alla memoria di questo interprete meraviglioso del nostro tempo". Lo scrive Pier Ferdinando Casini sul suo profilo Facebook.
"Dal cinema al teatro, grande protagonista della cultura italiana capace di amplificarne la dimensione internazionale. Regista, sceneggiatore, scenografo ha fatto dell'eleganza formale il tratto distintivo dei suoi lavori, apprezzati in tutto il mondo". Lo scrive su Twitter il presidente della Camera Roberto Fico.
"Con Zeffirelli ci lascia un altro gigante della nostra cultura. Grazie per tutto quello che ci ha dato". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
"Non è stato solo cinema, arte, cultura. È stato un pilastro fondamentale della storia del novecento italiano. Le parole non bastano a colmare il vuoto che lascerà, ma i suoi capolavori terranno vivo il ricordo. Ciao Maestro". Lo scrive in un post su Facebook Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera.
"Ho un ricordo bellissimo del maestro Zeffirelli. Ero sottosegretario ai Beni Culturali e con Renata Polverini volevamo realizzare il grande archivio di Zeffirelli a Roma, nel meraviglioso complesso dell'Arsenale Pontificio a Porta Portese. Purtroppo il governo cadde e anche la Polverini lasciò la guida della Regione. Fortunatamente l'archivio venne realizzato e forse giustamente a Firenze. Ricordo ancora gli incontri a casa del Maestro. Renata portava degli splendidi tiramisù di una nota pasticceria di Roma specializzata nel genere. Zeffirelli era una persona dal carattere fortissimo e dolcissimo. Un gigante della cultura. Personalmente lo amerò sempre come regista, acclamato nel mondo di opere liriche, un autentico artigiano di una indimenticabile bottega rinascimentale della bellezza e dell'armonia, come quella del Perugino che ammaestrava Raffaello. Ciao Maestro meraviglioso". Così il parlamentare di Forza Italia, Francesco Giro.
Zeffirelli, spirito libero. La sua attività ha attraversato e influenzato il Novecento, e trasferito nel tempo attuale un culto per la bellezza - nel cinema, nel teatro, nell'opera - che è inseparabile dall'essere italiani. Zeffirelli è stato un italiano, fiorentino, cittadino del mondo, innamorato di Roma". Sono le parole di Francesco Rutelli, presidente dell'Anica, in ricordo del regista scomparso.
"Con la morte di Zeffirelli se ne va un altro grande del Novecento, un classico, un esponente di primo piano del patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, non appena appresa la notizia della morte del regista fiorentino.
"Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di un grande uomo". Lo ha detto il nuovo presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, dopo aver appreso a New York della morte di Franco Zeffirelli. "Tutta la Fiorentina - si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale del club viola - piange la scomparsa del maestro Franco Zeffirelli. Genio fiorentino del teatro e del cinema e grande tifoso della 'Viola'".
"Una perdita enorme per il mondo del cinema e per la tutta la cultura italiana. La scomparsa del maestro Zeffirelli conclude la vita di un grande uomo che con la sua opera ha segnato, dal dopoguerra, la storia del teatro e della cinematografia italiana, ma lascia una importante eredita' culturale che tutto il mondo ci invidia e che abbiamo il dovere e l'opportunità di valorizzare e tramandare". Così Lucia Borgonzoni, sottosegretario al Mibac con delega al Cinema, commenta la morte di Franco Zeffirelli.
Ernesto Magorno, senatore Pd su Twitter: "L'Italia perde un maestro, uno dei suoi figli migliori che con il suo lavoro ha dato lustro a tutti noi: Franco Zeffirelli".
"Salutiamo Franco Zeffirelli, scomparso oggi. Il suo sguardo originale e la sua forza narrativa resteranno scolpiti per sempre, nella storia del cinema italiano e internazionale". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi.