Il rapper presenta il nuovo brano "Fragili" che porterà a Sanremo
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E' riuscito da affermarsi "dal niente" scalando le classifiche con ben due album. Il Tre non ha scelto la scorciatoia dei talent televisivi e arriva a Sanremo dopo diversi tentativi. Il rapper che non nasconde la sua contaminazione con il pop racconta il brano "Fragili" che proporrà proprio sul palco dell'Ariston dove porta per la prima volta l'extrabeat, una tecnica del rap che permette di andare al doppio della velocità rispetto alla base. E dove, come lui stesso ammette, si presenterà a una platea che all'80 per cento non lo conosce: "L'obiettivo è fare bene quello che so fare".
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"Vengo da quello, ma mi sono evoluto e non faccio più solo rap - sottolinea Il Tre - Definirmi solo rapper è limitativo, mi piace anche il pop e le mie influenze musicali sono tante, ascolto di tutto da Zucchero a Tiziano Ferro, passando per Francesco Guccini e Edoardo Bennato. Mi considero un artista a 360 gradi. L'importante è fare musica".
Il Tre (3 come la sua data di nascita, 3 settembre, e 3 come il suo nucleo familiare, con mamma e papà che saranno in platea all'Ariston) ha già conquistato quattro dischi di Platino e due Oro e scalato le classifiche italiane con i due album "Ali" e "Invisibili".
In "Fragili" racconta la lotta ai suoi demoni: "Ho voluto raccontare il periodo buio che ho attraversato di recente dopo la fine di una relazione, per dire che ognuno a modo suo è fragile e che bisogna saper convivere con i propri errori e chiedere scusa. Io mi assumo la responsabilità di non essermi comportato bene, forse per traumi passati, e di aver perso qualcosa di prezioso. Metterlo nero su bianco in una canzone mi ha aiutato". Per calmare le sue ansie, Il Tre - che giura di non fare uso di droghe, non fumare e di essere astemio - preferisce affidarsi "al mare d'inverno con lunghe passeggiate con il cane, è terapeutico".
Il Tre non nasconde che ci ha provato più volte a partecipare al Festival, ora per lui si apre un nuovo capitolo: "Potrebbe non ripetersi più, e anche se c'è ansia sarebbe stupido non goderselo. Rappresenta sia un punto d'arrivo, ma allo stesso tempo un punto di partenza per un nuovo capitolo che si apre. Un cerchio che si chiude dopo i primi due album". Il rapper sa che il pubblico sarà diverso: "Sono consapevole che l'80 per cento del pubblico del festival non mi conosce, l'obiettivo sarà cantare bene e fare quello che so fare. Non voglio che qualcuno pensi che io sia senza arte né parte. La paura più grande? Dormire poco e il momento in cui mi diranno: sei il prossimo".
Primo step del nuovo percorso la data al palazzo dello sport a Roma il 9 novembre: "Non ho mai bruciato le tappe, sono cresciuto gradualmente, anche se La svolta c'è stata con Cracovia pt. 3 e con Te lo prometto, e questo è il momento giusto anche per il palasport. La musica è una passione che è diventata un lavoro".