Ilona Staller icona del panorama trasgressivo internazionale
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La diva dell'hard ha preferito rinunciare all'immobile pignorato, per far quadrare i conti dopo un periodo di crisi
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E' finito all'asta l'appartamento romano di Ilona Staller, in arte Cicciolina, in cui sono ambientati diversi dei suoi film. L'ex attrice hard ha ammesso a "Il Messaggero" di essersi voluta liberare dell'immobile (pignorato) per ripianare alcuni debiti: "Per due anni a causa della pandemia sono stata ferma e non ho potuto lavorare, altrimenti avrei saldato il mio debito e lo avrei tenuto".
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Proprio lei, che con le sue doti di scacchista aveva aiutato un centro d'arte sotto sfratto, è stata costretta a mettere all'asta l'immobile: "La cosa incredibile è che io avevo già pagato una parte del debito anni fa e invece risulta come se non avessi pagato, quindi con il commercialista stiamo cercando di risolvere e farmi togliere da quello che devo, tra condominio e Agenzia delle entrate, almeno la parte che ho già restituito. Ma non vi preoccupate, non vivo per strada, ora abito in un attico".
L'immobile di 130 metri quadrati si trova sulla Cassia, nella zona nord di Roma, al piano terra in un comprensorio con piscina. Completano l'appartamento un giardino e una piscina circolare a uso esclusivo. All'interno è composto da due camere, cucina, soggiorno con veranda e due bagni. "Riccardo Schicchi aveva messo una grande vasca nel salone", ha raccontato la Staller. L'asta è prevista per il 17 luglio e parte da una base di 231mila euro.
La palazzina ha ospitato e visto all'opera le più grandi stelle dell'hard italiano e non solo. In quelle palazzine, oltre alla Staller, hanno infatti abitato anche Moana, Milly D'Abbraccio e la coppia Riccardo Schicchi-Eva Henger. Inoltre ha ospitato anche gli studi e i set di Diva Futura, l'azienda fondata da Schicchi e Stalle
La diva dell'hard da qualche tempo ha qualche guaio finanziario. Quattro anni fa aveva rivelato di essere alle prese con problemi economici, legati anche al pignoramento del vitalizio da parlamentare, nonché alle alte spese legali dovute alla battaglia giudiziaria per la separazione dal marito, lo scultore Jeff Koons.