La band statunitense guidata da Dan Reynolds pubblica un doppio disco dopo che il Mercury World Tour 2022 è passato per l'Italia
© Eric Ray Davidson
Hanno esordito nel 2008 e poi non si sono più fermati. Oltre un miliardo e 300mila visualizzazioni sono i numeri su YouTube di "Radioactive", brano con cui tutti abbiamo conosciuto gli Imagine Dragons ormai dieci anni fa, nel 2012. La band americana capitanata da Dan Reynolds è una delle più famose dell’ultima decade con oltre 60 milioni di album e 55 milioni di singoli digitali venduti. Senza menzionare gli oltre 108 miliardi di stream totali accumulati. Il 1° luglio arriva in tutto il mondo il loro progetto più esteso e audace: il nuovo doppio album "Mercury Acts 1 & 2".
Il progetto racchiude 32 tracce con la produzione esecutiva di Rick Rubin. Mentre Act 1 esplora temi come l’amore, la fede, il dolore, la perdita e la passione, Act 2 verte sul tema dell’uscire dal dolore per una perdita e si interroga sui grandi temi esistenziali nell’affrontare la carriera del gruppo.
Dan Reynolds ha dichiarato: "Mercury Act 1 si concentra sull’immediatezza della morte. Come suona? Cosa si prova? Mercury Act 2 si concentra sul processo che viene dopo. Ovvero il convivere col dolore, l’andare avanti, svegliarsi perché la vita continua. Quando si perde qualcuno che si ama la vita va avanti. Questo album racconta la perdita, il dolore e la vita. Quest’ultima è un elemento cardine, perché c’è anche tanta gioia in questo progetto. È sull’essere presenti".
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Il progetto arriva anticipato dal nuovo brano, "Sharks" e dai singoli già editi "Bones" (certificato Oro in Italia) che ha generato oltre 121 milioni di stream solo su Spotify ed "Enemy" (certificato Platino nel nostro Paese), tratta dalla serie animata "Arcane” della Riot Games, che ha raccolto oltre 1,6 miliardi di stream totali ed è stata pubblicata anche in collaborazione con il rapper di East Atlanta, J.I.D. Entrambi i singoli sono stati ai piani alti della classifica radio in Italia, tra i brani internazionali più trasmessi negli ultimi mesi.
Gli ultimi anni sono stati complicati per la band americana formata da Dan Reynolds (voce, chitarra acustica, tastiera, percussioni), Wayne Sermon (chitarra elettrica e acustica, mandolino elettrico, percussioni, cori), Ben McKee (basso, tastiera, sintetizzatore, percussioni, cori) e Daniel Platzman (batteria, percussioni, viola, cori), così come per tutto il mondo. Alcuni membri della band hanno dovuto lottare contro la perdita di amici cari e famigliari oltre ad altre difficoltà personali. Nel dicembre 2019 Dan Reynolds aveva annunciato di volersi prendere del tempo per occuparsi della sua famiglia e della sua vita personale. Poi è arrivata la pandemia. Ciò nonostante, questo stop ha provocato una rinnovata creatività come racconta lo stesso cantante: "Abbiamo dovuto allontanarci da tutto per poter ritrovare maggiore chiarezza e felicità".