Immanuel Casto: "The Pink Album è il mio disco più coraggioso"
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Il re del Porn Groove racconta a Tgcom24 il nuovo album, in uscita il 25 settembre
© ufficio-stampa
Il re del Porn Groove è cresciuto. Immanuel Casto torna con "The Pink Album", ma non rinnega il genere che è il suo marchio di fabbrica, quel mix di testi ironici pieni di doppi sensi uniti a sonorità pop. Si è evoluto, il fenomeno musicale nato sul web, e a Tgcom24 racconta il nuovo disco, in uscita il 25 settembre. Un album che definisce coraggioso, sagace, ma fedele a quella dimensione di intrattenimento che è stata la chiave del suo successo.
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
"Adesso sento che la mia poetica ha una sua dimensione più matura. Non voglio fare l'intellettuale, ma anche io nel mio piccolo ho la mia poetica e il mio universo valoriale". Immanuel Casto, all'anagrafe Manuel Cuni, descrive così le novità di "The Pink Album", quarto album di inediti, già disponibile in pre order sul web, che coniuga brani scanzonati, più vicini al vecchio repertorio, a brani più "impegnati", come "Da grande sarai Fr**o", secondo estratto dall'album: "E' un brano in cui credo tantissimo, un brano con un messaggio importante, però senza tradire quello stile ironico e sopratutto autoironico", dice il Casto Divo.
"The Pink Album" in cosa è diverso dai precedenti lavori?
C'è una vena quasi rock più forte. Sono nato con il pop e la dance, adesso mi sto avvicinando a suoni più maturi. Per quanto riguarda i contenuti, il cosiddetto Porn Groove è la mia etichetta, mi rappresenta e va benissimo, però come tutte le etichette mi sta un po' stretta. La mia sensibilità è più ampia e ho voluto raccontare una parte di me, toccare argomenti che non fossero necessariamente provocatori, ironici, satirici e goliardici. Ci sono testi più intimisti. Lo avevo già sperimentato negli album precedenti, ma stavolta i brani si compenetrano. Ci sono varie tipologie di canzoni alternate e penso di aver fatto un passo coraggioso nel mostrare questo nuovo aspetto di me.
Canzoni come "Rosico" o "Social Queen", che parlano del lato superficiale della società, sono l'esempio di questa maturità raggiunta?
Probabilmente sì, anche se è chiaro che non vedo mai quello che faccio come un punto d'arrivo, ma sempre come un passaggio, un percorso di crescita costante.
Nell'album ci sono anche alcune collaborazioni, con Romina Falconi in "Horror Vacui", i Soviet Societ in "Rosso, Oro e Nero" e Tying Tiffany. Come sono nate?
Romina per me è un classico, abbiamo fatto un tour insieme ed è stato molto bello. Per quanto riguarda i Soviet Soviet, è opera del mio socio Keen, che ha arrangiato il disco e a cui va il merito di tutta la parte musicale, mentre entrambi conoscevamo Tying Tiffany. Le abbiamo proposto di lavorare a "Rosico". Lei ha scritto parte del testo e siamo stati tutti contenti del risultato.
A ottobre inizierà il tour e il 29 uscirà la tua biografia...
Il libro si chiama "Tutti su di me". E' una biografia scritta da Max Ribaric. Lui mi seguiva dagli albori della mia carriera e ha proposto il progetto alla casa editrice che ci ha chiamato. Il risultato è un libro storicamente accurato, ma non gratuitamente incensante. E' anche molto ironico, ha centrato benissimo la mia dimensione tra il serio, il serioso e il gioco e sono molto contento di questo lavoro.
Il tuo successo nasce dal web. Oggi internet che ruolo ha nella tua carriera?
Il web rimane molto importante, ma lo è ormai per qualsiasi artista. Resta come strumento di diffusione, ma poi il progetto si realizza di fronte al pubblico. Faccio diverse esperienze televisive e anche i live, dal 2009 a oggi, hanno sempre ottenuto buona risposta di pubblico.
Sesso e omosessualità sono spesso al centro delle tue canzoni. E' cambiata, secondo te, la sensibilità della società verso questi temi da quando hai iniziato a oggi?
Non credo che sia cambiato molto, sinceramente. Mi sembra che ci sia ancora tanta ipocrisia, che è poi quello contro cui io mi scaglio. Ti racconto un episodio. Volevamo organizzare un firmacopie in vari store, i principali più un circuito indipendente. I più grandi ci hanno detto subito che non era in linea con la loro politica, ma nemmeno il circuito indipendente se l'è sentita di rischiare. Questo secondo me è indicativo. Io ho un rapporto diretto con i fan grazie al web, per cui cambia poco per me, però è sicuramente un segnale.
Oltre alla musica, porti avanti altri progetti, come fumetti e giochi di carte. Come mai questa scelta?
Squillo, il gioco di carte, è nato per divertimento mio e dei miei amici, come quasi tutto quello che faccio. Io ho questo gusto per il torbido, per la provocazione... E' il mio stile.