L'artista racconta a Tgcom24 "Men in Italy", dal 31 dicembre al 20 gennaio al Teatro Ciak di Milano
di Santo Pirrotta© ipa
Non si ferma più Iva Zanicchi. Per la cantante il 2018 è stato un anno da incorniciare. Da "Tu si que vales" a Chiambretti, dallo show sulla sua vita al debutto nel musical. "Men in Italy" è infatti in calendario dal 31 dicembre al 20 gennaio al Teatro Ciak di Milano. Una commedia ironica e brillante sul mondo della moda, con protagonisti Bianca Atzei, Alex Belli e Jonathan Kashanian: "Finalmente mi diverto e mi rilasso", racconta l'artista a Tgcom24.
Iva, è la prima volta che ti cimenti con un musical, come è il debutto?
Molto divertente, coinvolgente, rilassante. E io non mi rilasso mai quando lavoro. Sto portando in giro lo spettacolo 'Una vita da zingara' e non mi rilasso per niente perché mi impegna a 360 gradi. Io sono una solista e il fatto di lavorare in gruppo mi diverte tanto.
Come ti sei trovata a lavorare con questi ragazzi?
Tutti giovani... Ti dirò che sono più giovane io di loro (ride, ndr). Bianca Atzei l'ho voluta fortemente. Non era previsto il ruolo della figlia, l'abbiamo creato ad hoc, mi piace la sua voce scura, è carina, dolce... cantiamo insieme e sarà una rivelazione, perché come cantante la conosciamo ma è molto brava come attrice.
Il tuo ruolo qual è?
Una strega. Una donna in carriera, di una certa età, di quelle donne milanesi che fanno tutto loro. Solo lei sa fare bene le cose, ma deve cedere, è stanca, non ha idee, e permette a una giovane fanciulla che arriva dalla campagna di emergere. C'è una conflittualità tra le due, la tratto male ma poi ho bisogno. Un po' 'Il diavolo veste Prada'. Ci sono amori che stronco sul nascere... C'è Jonathan che è il mio assistente e che massacro.
Che rapporto hai con la moda?
Mai stato buono. Pensa che a 'Tu si que vales' ho rispolverato un mio vestito bellissimo di 50 anni fa, pensavo che nessuno se ne accorgesse, invece avevano appena mandato in onda una puntata di 'Senza rete' e mi hanno fregato, se ne sono accorti tutti. Mi sono vergognata come una ladra. Mi ricordo la generosità di grandi stilisti come Gianfranco Ferrè, ho un armadio pieno di vestiti che non metto perché nel frattempo sono andata giù di quattro taglie.
Come stai vivendo questo momento d'oro? Da "Tu si que vales" a Chiambretti, il musical, il tuo show...
Allora, o mi sono rincoglionita e faccio tutto e di più senza rendermene conto.. oppure mi dà una sferzata di vitalità. Una grande forza, mi dà piacere. Un momento molto bello, vorrei che il 2019 fosse uguale al 2018, avere la stampa...
A Sanremo ti piacerebbe tornare?
Se Claudio mi avesse chiamata ci sarei anche andata. Ci sono nata, sono una sanremese, ne ho vinti tre, l'ultimo è stato brutto, da dimenticare, e non ho più cantato quella canzone. E avrei voluto chiudere un cerchio. Quest'anno è anche il cinquantennale della vittoria di Zingara. Però lo capisco, Baglioni sarà presissimo, perché nessuno lo guarda e poi sono tutti ci vogliono andare.