Il cantautore italo-inglese ha presentato il suo ultimo lavoro come "una lettera d'amore di ringraziamento"
E' uscito il nuovo disco di Jack Savoretti, "Sleep no more" (Bmg), proseguimento di quel "Written in Scars", che lo ha "portato nella serie A della musica". L'album è quasi un concept, inteso come "una lettera di ringraziamento" alla moglie e attrice Jenna Powell (la Margaret Kingsleigh di "Alice nel paese delle meraviglie" di Tim Burton). Ma segna anche un cambiamento, "musicalmente forse più romantico, meno arrabbiato o grintoso del precedente. E' più introspettivo".
Nella conferenza stampa di presentazione, Jack Savoretti ha raccontato le tempistiche della nascita delle 12 canzoni che fanno parte del disco: "All’inizio del 2016 il ciclo di promozione del precedente album era concluso". Poi l’album ha ripreso in maniera inaspettata a vendere, spingendo il cantautore nella top 10 britannica per la prima volta. “Siamo tornati on the road con rinnovata energia, ma a quel punto mi restavano solo tre mesi per fare l’album. Avrei potuto far le cose con più calma, ma mi sono detto: finalmente c’è chi ci ascolta, facciamogli vedere quel che sappiamo fare. Siamo entrati in studio con un’energia completamente diversa".
Un pizzico di sound californiano, un altro pizzico di pop alla Paolo Nutini, e il riferimento agli artisti che gli sono sempre piaciuti per come sanno miscelare una grande varietà di suoni: Paul Simon e Lucio Battisti. Ecco la sua ricetta musicale attuale a cui si è aggiunta "l'introduzione di Cam Blackwood e di tutti gli altri produttori. Mi hanno portato a un livello sonico più sofisticato, a dare più spessore a quello che scrivo musicalmente. Una maggiore profondità al suono, credo sia cresciuto molto". Gli altri produttori e in alcuni casi co-autori del disco sono Samuel Dixon (Adele), Matty Benbrook (Paolo Nutini), Steve Robson & Ross Hamilton (James Bay, John Newman, James Morrison).
Durante la conferenza stampa ha rivelato che la sua vita privata e la storia d'amore con la moglie hanno ispirato il disco che è "una lettera che inizia da 'Ho bisogno di te' e finisce con 'Non esisto senza'. Ho paura a dire che è un concept album ma lo è perché parte dal primo pezzo con la malinconia di 'Come eravamo'. Anche se una volta ballavamo sotto la pioggia e non ci potevamo lasciare stare, quello che stiamo costruendo oggi è centomila volte meglio. Si capisce che dove stiamo andando è molto più bello di dove eravamo quando ballavamo sotto la pioggia".
Rivedremo Savoretti dalle nostre parti all'inizio del 2017. Sarà sul palco del Fabrique di Milano venerdì 24 febbraio e domenica 26 febbraio al Teatro Carlo Felice di Genova.