RE DEL PORNO

James Deen, il pornodivo accusato di violenza sessuale da alcune colleghe

Le due ex Stoya e Joanna Angel, insieme ad altre tre donne tutte legate al mondo del cinema hard, attaccano la star via Twitter. Lui si difende: "Accuse false e diffamatorie"

02 Dic 2015 - 16:19

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Il pornodivo James Deen è accusato di violenza sessuale da alcune colleghe. A puntare il dito contro la star del cinema a luci rosse, via Twitter, è stata per prima l'attrice hard Stoya, peraltro ex fidanzata di Deen. Al cinguettio che ha sollevato il caso ne sono seguiti altri dello stesso tenore e si contano già cinque presunte vittime. E' social anche la smentita: "Voglio rassicurare, amici, fan e colleghe: queste accuse sono false e diffamatorie".

James Deen, il pornodivo accusato di violenza sessuale da alcune colleghe

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Stoya ha lanciato le sue accuse con un tweet in cui afferma che James Deen, all'anagrafe Bryan Sevilla, avrebbe abusato di lei, costringendola a un rapporto sessuale: “Gli dicevo no, di fermarsi, usando la mia parola di sicurezza (nel porno, quella concordata col partner affinché si fermi, ndr). Non riesco proprio ad annuire e sorridere quando la gente parla di lui”, ha scritto la pornostar.

Il suo sfogo non è passato inosservato e altre colleghe si sono fatte avanti. Una dopo l'altra. A cominciare da Joanna Angel, che ha definito il pornoattore, suo ex fidanzato per sei anni, “la persona peggiore che io abbia mai incontrato", e ha lanciato l'hashtag#solidaritywithstoya. "Per me è morto. È tutto ciò che ho da dire, per ora”, ha minacciato la Angel dando vita a una campagna subito sposata anche dalla pornostar Ashley Fires, tra le più attive nell'accusare il collega. "E' l'unica persona con la quale non voglio mai più avere a che fare”. Ha scritto su Twitter, aggiungendo: "Si tratta di consenso. C'è una linea sottile tra ciò che è violenza e ciò che non lo è. Se uno cerca la penetrazione senza consenso è stupro. Punto”.

Tory Lux ha scelto di raccontare la sua esperienza con una lettera aperta al "Daily Beast", "Mentre stavamo girando un film, James Deen mi ha aggredito con violenza e umiliato”, spiegando in dettaglio gli abusi fisici e psicologici che avrebbe subito dal divo e affermando di non aver denunciato il collega perché temeva di non essere creduta in quanto pornostar.

Un'altra accusatrice, che sarebbe una giornalista di una rivista specializzata che ha preferito firmarsi con le sole iniziali T.M., in un'intervista rilasciata al portale "Laist", accusa Deen di averla violentata in un hotel di Las Vegas, nel 2009, durante un party a margine dell'AVN Adult Entertainment Expo. All'epoca dei fatti la ragazza aveva 21 anni, Deen era fidanzato con la Angel.

James Deen ha respinto le accuse con una serie di tweet. "Ci sono state alcune altisonanti dichiarazioni fatte contro di me nei social media – ha scritto il pornodivo 29enne – Io rispetto le donne e conosco e rispetto i limiti, professionalmente e privatamente.

La vicenda ha scosso tutta l'industria del porno, anche per la notorietà dei protagonisti, primo fra tutti proprio Deen, soprannominato "War Machine" e interprete, insieme a Lindsay Lohan del film "The Canyons", scritto da Bret Easton Ellis. La stampa americana si è subito affrettata a paragonare il caso a quello di Bill Cosby, sopratutto per la reazione a catena innescata dalla prima accusatrice. Cosby è stato denunciato da oltre 50 donne che dicono di essere state drogate e abusate e ha ammesso alcune responsabilità. Su Deen, per ora, non pendono denunce formali, ma solo un attacco social.

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