I 90 anni di James Earl Jones, re di Zamunda e voce di Darth Vader
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Ha partecipato a 60 film, conseguendo l'Oscar alla carriera e vincendo un Golden Globe, due Tony Award e tre Emmy
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L'attore James Earl Jones è morto all'età di 93 anni. A confermare la notizia, il suo agente, Barry McPherson. La causa della morte non è al momento nota. Jones, che aveva superato i pregiudizi razziali e la balbuzie per dare vita a una celebrata carriera sul palco e sullo schermo, da "Radici" a "Il principe cerca moglie" passando per "Caccia a ottobre rosso", "Sotto il segno del pericolo" e moltissimi altri film. Come doppiatore poi aveva tra l'altro prestato la sua voce al personaggio di Darth Vader nella saga "Star Wars" e a Mufasa nel "Re Leone".
Mark Hamill, interprete di Luke Skywalker in "Star Wars", ha ripostato la notizia della morte di James Earl Jones con un significativo "Rip dad" in riferimento al ruolo di Darth Vader, reso indimenticabile prima ancora che dal fisico imponente di David Prowse (scomparso nel 2021) dalla voce profonda e piena dell'attore afroamericano.
L'attore era nato nel 1931 nel Mississippi segregato. Il padre aveva lasciato la famiglia prima che James nascesse per fare l'attore a New York e a Hollywood (tra i ruoli, mai di primo piano, uno fu in "La Stangata"). La famiglia aveva lasciato il Mississippi quando il ragazzino aveva appena cinque anni, un evento traumatico che lo lasciò per anni balbuziente. Jones odiava parlare a voce alta e fino al liceo aveva fatto letteralmente scena muta fino a quando un professore di poesia lo aiutò a superare il problema incoraggiandolo a leggere versi ad alta voce. Fu allora che James Earl Jones trovò la sua vocazione al punto da affermarsi come uno degli attori neri pionieri della sua generazione, accumulando una carriera durata oltre 60 anni, dal suo debutto a Broadway nel 1958 al Cort Theatre alla sua più recente interpretazione in "Il principe cerca figlio" del 2021. Per questo film aveva ripreso, a oltre trent'anni da "Il principe cerca moglie", il suo ruolo di Re di Zamunda, padre del principe Eddie Murphy.
Grande interprete shakespeariano in teatro, James Earl Jones aveva debuttato sul grande schermo nel 1964 ne "Il dottor Stranamore" di Stanley Kubrick. Erano poi arrivati diversi ruoli, compreso quello in "Per salire più in basso" (1970) che gli era valso la nomination per l'Oscar come miglior attore protagonista (la seconda per un attore afroamericano dopo quella di Sidney Poitier). Poi lo sceneggiato televisivo "Radici - Le nuove generazioni" (1979), con il ruolo di Alex Haley (autore del libro da cui era tratta la serie) gli aveva dato la notorietà internazionale. Nel 1977 aveva per la prima volta dato la voce a Darth Vader in "Star Wars", personaggio che avrebbe caratterizzato tra film e serie tv per oltre 40 anni, fino a "Star Wars: l'ascesa di Skywalker" (2019). Inizialmente nessuno si immaginava che "Star Wars" sarebbe diventato un successo planetario e un fenomeno culturale. Jones aveva registrato la sua parte in poche ore e fu pagato appena 7.000 dollari per il primo film della serie: "Pensai allora che era un bel gruzzoletto", aveva raccontato poi.
In tutto è stato candidato a 10 Premi Emmy, vincendone tre, a 5 Golden Globe vincendone uno. Nel 2012 aveva ricevuto l'Oscar alla carriera. Nella sua carriera ha interpretato molti ruoli teatrali che gli hanno valso anche 2 vittorie su 4 nomination ai Tony Award, nella categoria riservata al miglior attore protagonista in un'opera teatrale. Nel 2022 il Cort Theatre, un teatro di Broadway, è stato ribattezzato James Earl Jones Theatre in suo onore.
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