L'attore svela nuovi dettagli dei tragici momenti vissuti dopo essere stata schiacciato da uno spazzaneve, nell'intervista esclusiva andata in onda su ABC
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Jeremy Renner confessa: "Ho scritto una lettera d'addio alla mia famiglia dopo l'incidente". E' quanto emerge da una nuova clip, pubblicata in anteprima dalla trasmissione Good Morning America, della prima intervista, che l'attore ha rilasciato a Diane Sawyer, andata in onda sugli schermi americani in esclusiva su Abc News. A tre mesi dal tragico incidente che gli è quasi costato la vita, l'Occhio di Falco dell’Universo Cinematografico Marvel ha rivelato di aver pensato di morire, arrivando al punto di scrivere una nota sul cellulare per salutare un'ultima volta i suoi cari.
Il titolo dell'intervista: "Jeremy Renner: the Diane Sawyer Interview – A Story of Terror, Survival and Triumph" racconta già tutto sulla terribile vicenda vissuta dall'attore, che, tra le lacrime ha sottolineato come mentre era in condizioni davvero critiche, subito dopo l'incidente con lo spazzaneve, abbia pensato che fosse necessario provare a scrivere le sue "ultime parole" rivolte alla famiglia in una nota sul telefono: "Ero lì disteso e ho chiesto di poter avere il mio telefono per provare a scrivere una lettera di addio alla mia famiglia".
Renner ha spiegato come sarebbe sicuramente morto se non ci fosse stato il nipote Alex ad aiutarlo. "Se fossi stato da solo sarebbe stato un modo terribile di morire e, certamente, avrei perso la vita. Senza alcun dubbio. Ma non lo ero, c'era mio nipote, il dolce Alex, e poi è arrivato il resto del calvario".
In una clip precedente l'attore ha parlato anche del dolore provato: "Ho sentito tutto il dolore, sono rimasto sveglio ogni momento" e ha poi spiegato di aver pensato: "Che aspetto avrà il mio corpo? Rimarrò solamente una spina dorsale e un cervello, come un esperimento scientifico? Ma ho scelto di sopravvivere", mostrando le sue gambe rimaste schiacciate dallo spazzaneve. Jeremy Renner ha detto che a un certo punto ha guardato in faccia il destino e lo ha ammonito: "Non mi ucciderai. In nessun modo". Ha raccontato poi di aver perso "molta carne e molte ossa in questa esperienza", ma che li ha sostituiti "con titanio e amore".
Una storia, quella di Renner fatta di dolore e terrore, ma anche di resilienza e riabilitazione, grazie alla quale sta lentamente tornando alla normalità.
Poche settimane fa l'attore aveva pubblicato alcune storie in cui si vedeva la sua gamba destra sottoposta a stimolazioni elettriche con la didascalia “Electric Stimulation Workout and muscle strength” (allenamento con stimolazione elettronica e rafforzamento muscolare). In un video più recente invece Jeremy Renner mostra come, su una cyclette, pedala con una gamba sola: "Qualunque cosa serva", scrive l'attore.
Scorci di vita quotidiana che evidenziano il faticoso ed intenso percorso di riabilitazione intrapreso dalla star di "Mayor of Kingstown".
Jeremy Renner è stato travolto dal suo spazzaneve il primo gennaio. Da un rapporto dell'ufficio dello sceriffo della contea di Washoe, sul tragico incidente di cui è stato vittima la star degli "Avengers" è emerso che l'attore stava usando il pesante mezzo per tirare fuori dalla neve il camion di suo nipote, quando il veicolo ha cominciato a scivolare lateralmente. A quel punto Renner è saltato giù, "senza azionare il freno di emergenza", come si legge nel rapporto. Quando però si è accorto che il gatto delle nevi avrebbe potuto colpire il nipote ha cercato di risalire, per tentare di fermare o deviare il mezzo. Per rientrare nella cabina però, è dovuto salire sul binario in movimento ed è "stato immediatamente trascinato sotto”. La pesantissima macchina di quasi 6500 kg gli è quindi passata sopra schiacciandogli il torace e provocandogli gravissime lesioni ad una gamba.
Il gatto delle nevi ha proseguito la sua strada lasciando l'attore agonizzante a terra, con il respiro affannato, come hanno poi riferito gli operatori del 911 che lo hanno sentito al telefono, “la parte destra del petto collassata e quella superiore del busto schiacciata”. Suo nipote e altri sono subito accorsi e hanno tentato di aiutarlo fino all'arrivo del personale medico.
Trasportato in elisoccorso in ospedale è stato sottoposto a due interventi chirurgici uno per posizionare perni di metallo intorno alle gambe e un altro al petto, vista la gravità della situazione e ricoverato in terapia intensiva per quasi tre settimane: ha riportato più di trenta fratture e ha rischiato l'amputazione di una gamba.