L'attore è stato citato in giudizio dall'ex marito della donna che si è tolta la vita un anno fa a Los Angeles
Omissione di soccorso e violazione delle leggi sullo spaccio di droga. Le accuse contro Jim Carrey, dopo la morte dell'ex fidanzata Cathriona White che si è tolta la vita un anno fa a Los Angeles, sono gravi. A puntare il dito sull'attore è l'ex marito della modella, ma la star di Hollywood non ci sta e passa al contrattacco: "Difenderò il mio onore".
"Non tollererò questo tentativo senza cuore di sfruttare me o la donna che amavo - spiega l'attore in un comunicato stampa - Spero davvero che un giorno, presto, la gente smetterà di cercare di trarre profitto da questo e lasciarla riposare in pace. Sarebbe facile per me arrivare in una stanza sul retro con l'avvocato di questo uomo e fare chiarezza, ma ci sono dei momenti nella vita in cui bisogna alzarsi in piedi e difendere il tuo onore contro il male in questo mondo".
Per Mark Burton, infatti, Jim avrebbe utilizzato la sua ricchezza e celebrità per procurarsi i farmaci che poi avrebbero procurato la morte della donna, deceduta proprio da un mix di farmaci: Ambien, Propranolol e Percocet. Non solo. Sempre seconda l'accusa l'attore avrebbe avuto un controllo ossessivo nei confronti di Cathriona: la sorvegliava continuamente, usando addirittura le telecamere di sorveglianza per monitorare i suoi movimenti. Per questo è stato chiesto un risarcimento danni e il rimborso per le spese funerarie e le spese legale. La somma, però, non è stata ancora specificata.