AVEVA 90 ANNI

Addio a John Mayall, leggenda del blues britannico

Grazie a lui si sono formati artisti come Eric Clapton, Peter Green dei Fleetwood Mac e Mick Taylor

24 Lug 2024 - 10:59
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Addio a John Mayall, pioniere del blues britannico. Il cantante e polistrumentista aveva 90 anni. Con il suo collettivo musicale degli anni 60, i Bluesbreakers, contribuì a inaugurare un periodo fertile per il rock e portò alla ribalta chitarristi come Eric Clapton. Ad annunciare la scomparsa di Mayall è stata la sua famiglia: "E morto pacificamente nella sua casa in California - ha scritto in un post su Facebook -. I problemi di salute che hanno costretto John a porre fine alla sua epica carriera in tournèe hanno finalmente portato la pace per uno dei più grandi guerrieri della strada di questo mondo. John Mayall ci ha regalato 90 anni di instancabili sforzi per educare, ispirare e intrattenere".

E' morto John Mayall, gigante del blues britannico

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Soprannominato "il padrino del blues britannico" e arrangiatore di alcuni dei più grandi del genere dell'epoca, Mayall ha esercitato un'influenza enorme sul rock degli anni 60. I membri dei Bluesbreakers alla fine si unirono o formarono gruppi tra cui Cream, Fleetwood Mac, Rolling Stones e molti altri. All'età di 30 anni, nel 1963, Mayall si trasferì a Londra dal nord dell'Inghilterra. Sentendo la rivoluzione nell'aria, abbandonò la sua professione di grafico per abbracciare una carriera nel blues, lo stile musicale nato nell'America nera.

Ha collaborato con una serie di giovani chitarristi tra cui Clapton, Peter Green, poi dei Fleetwood Mac, e Mick Taylor, chitarrista dei Rolling Stones tra la fine degli anni 60 e i primi 70. Mayall si trasferì in California nel 1968 e fece un lungo tour in America nel 1972. Negli anni 60 registrò numerosi album storici tra cui "Crusade", "A Hard Road" e "Blues From Laurel Canyon". Ne seguirono altre decine negli anni 70 e fino al suo ultimo, "The Sun Is Shining Down", nel 2022. Mayall è stato insignito di un OBE, Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, nel 2005.

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