Johnny Depp e Amber Heard in aula per il processo al "Sun"
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E' stata respinta la richiesta dell'attrice di annullare la causa intentata dall'ex marito nel 2018: il processo inizierà ad aprile 2022
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Gli è stato tolto il ruolo di Jack Sparrow dal franchise di "Pirati dei Caraibi". E' stato sostituito nella parte di Grindelwald in "Animali Fantastici 3". Il suo ultimi film Minamata non è stato distribuito negli Usa. La carriera di Johnny Depp è colata a picco da quando sono iniziate le controversie legali con Amber Heard. Dopo le sue dure parole contro Hollywood, colpevole di volerlo boicottare, l'attore mette a segno una piccola vittoria contro la ex: un giudice ha dato il via libera alla causa di diffamazione iniziata da Depp contro la Heard nel 2018. Si terrà ad aprile 2022.
A novembre 2020 la causa intentata da Johnny Depp contro il Sun si è conclusa una sconfitta implacabile per lui: il tribunale ha confermato la descrizione del giornale che ha ritratto l’attore come un "picchiatore di mogli", ritenendo che avesse aggredito l'ex moglie Amber Heard in più occasioni. Il giudice aveva dato ragione al quotidiano britannico perché le prove fornite dalla difesa confermavano che la star "ha effettivamente picchiato Amber Heard in almeno 12 delle 14 occasioni" dichiarate dalla donna.
Ma Depp non si è limitato solo alla denuncia al Sun. Precedentemente, nel 2018 negli States, ha infatti intentato una causa per diffamazione per la somma di 50 milioni di dollari contro Amber Heard in merito all’ormai celebre articolo pubblicato dal Washington Post da cui poi tutto è cominciato. Nella lettera aperta scritta per il quotidiano americano intitolata "Amber Heard: Ho parlato di violenza sessuale e ho fatto i conti con l’ira della nostra cultura. Serve un cambiamento", l'attrice sosteneva di essere diventata "una figura pubblica vittima di abuso domestico".
Dichiarazioni che come sappiamo hanno avuto pesanti ripercussioni e danni sia all'immagine di Depp che alla sua carriera. Stando all'attore gli sarebbe costato il ruolo principale nel franchise dei Pirati dei Caraibi.
Ad aprile i legali della Heard, forti della vittoria in Gran Bretagna e della sua risonanza mondiale, hanno chiesto alla corte americana di riconoscere il verdetto d'oltreoceano e archiviare il caso e far cadere le accuse nei confronti dell'attrice di "Aquaman". Ma a quanto pare, Penney Azcarate, giudice della contea di Fairfax in Virginia, non è affatto d’accordo con questa tesi. Infatti come riporta Deadline, la richiesta di annullare il processo contro Amber Heard è stata ufficialmente respinta e nel motivare la sua decisione, il giudice ha spiegato che le due cause non sono paragonabili e non possono essere messe sullo stesso piano. Luce verde quindi per il processo che inizierà ad aprile 2022.
Intanto la casa di produzione americana Mgm, che ha comprato i diritti del suo ultimo film dal titolo "Minamata", ha deciso di non distribuirlo negli Stati Uniti. In occasione di un'intervista con il Sunday Times, l'attore ha espresso il suo risentimento e disappunto nei confronti di Hollywood, che starebbe cercando di boicottare la sua pellicola da protagonsita presentato alla Berlinale nel 2020: l'attore non hanno dubbi sul fatto che la scelta del colosso dipenda dalla sua vita privata e dalle cattive ripercussioni che questi potrebbero avere sull'immagine della società cinematografica.
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