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Johnson Righeira: "Festeggio in consolle i 35 anni di Vamos a la playa

Stefano Righi si racconta a Tgcom24 tra passato e futuro: sabato 16 aprile al Blanco Milano presenterà la prima demo del famoso tormentone

di Santo Pirrotta
15 Apr 2016 - 14:34

Sono passati 35 anni dal primo demo del tormentone "Vamos a la playa" e Johnson Righeira ha deciso di festeggiare l'anniversario in consolle, sabato 16 aprile, dalle 22 al Blanco Milano. Il successo di quello che è diventato un vero e proprio tormentone non se lo aspettava. E come sottolinea a Tgcom24: "Non mi sono stufato di cantarla, è come il maiale, non si butta via niente".

Come nasce l'idea di te in consolle?
E' la storia di una vita. Lorenzo LSP, uno dei proprietari del Blanco, è il compagno di classe di mia sorella al liceo e quando io esplosi le mandava le cassette di mixaggi tra virgolette, aveva nel sangue la musica già a 18 anni. Siamo molto amici. Siamo fratelli, per me quindi è una collaborazione che ha radici nel tempo.

Ma 'Vamos a la playa' che compie 35 anni non ti ha un po' stufato?
Ma va. E' come il maiale, non si butta via niente. Quest'anno è il 35ennale del provino, la canzone è uscita nell'83, ma il demo venne realizzato negli ultimi giorni dell'81.

Te lo saresti mai aspettato questo grande successo?
No, e non mi sono dato nessuna spiegazione. Se ne avessi avuta una avrei fatto un 'Vamos a la playa' all'anno. Mi ha cambiato la vita e non mi sarei mai aspettato che un giorno avremmo riproposto il demo originale come faremo sabato.

Virale è diventato anche 'Un giorno all'improvviso'... 
Sono condannato al tormentone (ride, ndr). Non me lo aspettavo ma l'omaggio mi fa piacere, eccome.

Hai nostaglia degli anni Ottanta?
Zero. Sono convinto che il meglio debba ancora venire. Anche se sono stati fantastici, sono passati.


Chi ti piace dei giovani?
Solo Nevruz. Che è un fratellino per me. C'è un affetto molto forte, è venuto a trovarmi a Torino a casa mia, lui era nella camera degli ospiti che suovana la chitarra, io a letto rincoglionito. Bene, mi sono alzato all'improvviso, forse anche nudo, cantando un ritornello che mi era venuto nel sonno e settimana scorsa abbiamo registrato il singolo.

Sei stato un grande innovatore anche per quanto riguarda il look...
Mi ricordo delle cose bellissime che mettevamo, ma in Rete vedo solo dei look di merda. Eravamo volutamente disgustosi, volutamente fastidiosi.  

I talent ti piacciono? 
Il giudice lo farei solo per soldi. Non amo questi programmi. Sono la rovina della musica, delle operazioni commerciali che non vogliono promuovere l'arte e il talento. Cercano contenitori vuoti, magari tecnicamente bravi, ma senza idee. Esattamente il contrario di quello che erano i Righeira. Zero talentuosi ma pieni di idee, non ci avrebbero mai presi a un talent. Preferisco uno che canta di merda ma canta una canzone scritta da lui a uno che canta perfettamente una canzone di merda.

  

 

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