Jovanotti, le foto delle prove del PalaJova Tour 2025
© Michele Maikid Lugaresi
© Michele Maikid Lugaresi
Il cantautore ha presentato il suo nuovo album a Milano, in una serata al Teatro Lirico Giorgio Gaber
© Michele Maikid Lugaresi
Il conto alla rovescia è ormai terminato. Venerdì 31 gennaio esce "Il corpo umano - Vol. 1", il nuovo album di Jovanotti che segna il suo ritorno discografico dopo l'incubo vissuto per l'incidente in bicicletta occorsogli a Santo Domingo nel 2023. "Per la prima volta nella mia carriera ho pensato che un nuovo disco fosse un'ipotesi molto lontana" ha confessato lui nel corso della presentazione pubblica dell'album avvenuta a Milano, al Teatro Lirico Giorgio Gaber. E invece, dopo un anno e mezzo di sofferenza fisica, di operazioni, di fisioterapia, e soprattutto di voglia di tornare, Jova è di nuovo qui. Anticipato dal singolo "Montecristo" e da "Fuorionda", "Il corpo umano - Vol. 1" è composto da quindici tracce, scritte nell'arco di due anni, che si muovono tra diversi sound, grazie alla collaborazione con tre produttori d'eccellenza: Dardust, Michele Canova e Federico Nardelli.
Un viaggio musicale che parla di rinascita, libertà e autenticità, un invito a esplorare i confini della propria identità, affrontare le sfide del cambiamento e celebrare la vita nei suoi aspetti disparati. "Un disco per chi lo fa è un pezzo di vita e tra tutti quelli che ho fatto questo ha un senso particolare", racconta lui al pubblico e ai giornalisti che hanno assiepato il teatro milanese nel giorno che coincide con la Giornata della Memoria. "Le coincidenze non esistono, il 27 gennaio è più di una data simbolica. Ottant'anni dopo la liberazione di Auschwitz, siamo qui in questo teatro intitolato all'artista più anticonformista del dopoguerra, dove il 16 dicembre 1944 Benito Mussolini fece il suo ultimo discorso pubblico, il discorso della riscossa, che poi per fortuna non c'è stata. Il figlio di Mussolini poi è diventato un jazzista, quel genere di musica che veniva osteggiata perché non rappresentava l'italianità. Non posso fare a meno di non unire i puntini: il giorno della memoria, il corpo umano, Gaber, Mussolini, la libertà... La musica per chi la vive come me è la dimostrazione che dall'incontro di cose nasce la vita. L'emozione nutre la nostra memoria, e la memoria ha bisogno di emozione per sentirsi viva".
© Michele Maikid Lugaresi
© Michele Maikid Lugaresi
Tornando al disco ha spiegato che "il titolo è la prima cosa che è arrivata, perché stavolta come non mai ho dovuto fare i conti con il mio corpo. Prima non ci pensavo mai e invece è stata la scoperta dell'ultimo viaggio. Prima mi muovevo senza pensare, come un animale. Poi il corpo si è rotto e allora è quando le cose non ci sono più che ti accorgi che ti mancano. L'aria, la libertà", sottolinea raccontando di aver vissuto un film, tra batteri che lo hanno minato da dentro, litri di sangue persi (4 durante la seconda operazione a cui si è dovuto sottoporre), una gamba più corta dell'altra. "Tutti mi chiedono come sto. Sto così, bene - ha detto -. Meglio di ieri, peggio di domani. Si va avanti e sono felice, contento, grato, pronto, pieno di desiderio. Ho voglia di tornare di abbracciare la mia gente", perché non c'è solo l'album, ma anche un tour in arrivo da marzo nei palazzetti (l'ultimo era del 2018, poi c'erano stati i Jova Beach Party nel 2019 e nel 2022), il PalaJova tour, che è stato in parte una spinta anche a rimettersi a scrivere "perché volevo tornare sul palco, ma anche raccontare storie nuove", dice sprizzando quell'incontenibile ottimismo che lo ha sempre contraddistinto. "Più che altro è guardare la realtà che è sempre stupefacente. Il bene esiste e il bene trionferà sempre".
Sulla copertina dell'album c'è lui in versione Allegro Chirurgo. "Nella vita e nella musica bisogna giocare. Quindi ho pensato a questo gioco che conoscevamo tutti. I boxer a righe sono un'idea di mia figlia Teresa: un omaggio al mio primo album dove indossavo proprio un paio di boxer a righe". Un album, un tour e in mezzo anche il Festival di Sanremo dove è annunciato come ospite della prima serata, e nel frattempo fa le prove come annunciatore "musica di Dardust, canta Jovanotti. Mi devo preparare", scherza con il pubblico. Poi un po' di riposo? "Beh.. nonostante tutto, penso che ripartirò con la mia bici. Ho recuperato quasi tutto. Cosa dice mia moglie? La Fra non mi vieta niente, perché ci amiamo. Anzi a un certo punto è lei che mi prepara la valigia e la bici davanti la porta e mi dice: è ora che vai".