6 DATE AL FORUM DI ASSAGO

Jovanotti a Milano con il suo PalaJova: "Il mio show carico e allegro per prepararsi a tempi difficili"

Dopo il debutto a Pesaro Lorenzo Cherubini fa sold out anche nel capoluogo milanese: si replica il 12, 14,15, 17 e 18 marzo

12 Mar 2025 - 10:30
Jovanotti © MICHELE MAIKID LUGARESI

Jovanotti © MICHELE MAIKID LUGARESI

Rieccolo. Jovanotti a Milano per la prima delle sei date previste al Forum di Assago, replica il live tsunami, con il quale ha debuttato a Pesaro il 4 marzo. "Avevo voglia di fare uno show carico, allegro, come per prepararsi a tempi difficili. Come nutrirsi di belle cose", spiega il cantante, reduce delle quattro date marchigiane all'insegna dell'allegria e della rinascita.

Jovanotti, gli scatti della prima data del PalaJova 2025

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© MICHELE MAIKID LUGARESI
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© MICHELE MAIKID LUGARESI

© MICHELE MAIKID LUGARESI

© MICHELE MAIKID LUGARESI

Una festa

  Un reduce che non ha perso nè energia nè voglia di divertirsi e divertire, come in una grande festa: questo il mantra del PalaJova 2025. "Le prime quattro date son state fantastiche, ma faticose a parte l'emozione. Il pubblico è contento, salire sul palco con una band classica era una novità e infatti lo show mi diverte. Sono felice sul palco e per adesso mi sembra che funziona", aggiunge: "l feedback è molto positivo, una grande festa".

Il ritorno

  Così dopo sette anni dall'ultimo tour nei palazzi dello sport, dopo le estati in spiaggia che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei live e più di due anni di fermo forzato a causa dell'incidente in bici, Jovanotti torna nei palazzetti più carico che mai, come un elastico che si è allontanato, ha accumulato energia e ora esplode. L'idea della rinascita Jova l'ha vissuta in qualche modo anche come premonizione. "A volte pensi una cosa e si realizza. A me con le canzoni è successo spesso. E forse l'incidente che ho avuto è capitato in una fase della vita in cui mi sono messo in pericolo. È un modo per dare un senso alle cose, come dice Vasco, anche se un senso non ce l'ha".

Uno show floreale

  Sulla genesi dello show, che nella "fioritura" trova il suo fil rouge, Lorenzo Cherubini spiega ai giornalisti: "Già prima dell'incidente avevo progettato questo show, la band mi ha aspettato ma era già tutto impostato. L'idea della fioritura era presente, avremmo dovuto debuttare la scorsa primavera ma l'incidente ha solo posticipato tutto di un anno (...) E' uno spettacolo divertente e molto ben curato con musicisti che sono amici da sempre, anche se c'è pure gente nuova. E' tutto live, anche l'elettronica è suonata. Ma questo non è in vanto, e non è che sono contrario agli altri modi di fare musica. Ma avevo voglia di fare questo".

 

Le parole di incoraggiamento di Gianna Nannini

  Jova sottolinea come non sia stato facile risalire sul palco: "Prima del debutto ero un po' impaurito, avevo avuto buone sensazioni nelle prove ma un conto sono le prove e un altro è gettarsi sul palco. La Nannini mi ha scritto 'Lorenzo, sul palco si guarisce'. Ho quindi sentito di stare bene. Ora quello che sto facendo è acquisire una memoria scenica, cosa che devo riacquistare dopo il periodo della fisioterapia", ha dichiarato. 

Al centro le canzoni per affrontare tempi duri

  "Viviamo un tempo di grande polarizzazioni, di crisi permanente, abbiamo bisogno di essere forti e vitali per affrontare questi tempi. E' uno show molto colorato, con tanti riferimenti al mondo dei cartoon. Avevo voglia di fare uno show carico, allegro, come per prepararsi per tempi difficili. Come nutrirsi di belle cose", ha detto ancora Jovanotti. "Le canzoni sono come premonizioni, pensi una cosa e poi succede. A me è capitato spesso, poi l'incidente magari è venuto in una fase della vita in cui forse mi sono messo in pericolo. Il mio è anche un modo per dare un senso alle cose, anche se - come dice Vasco - un senso non ce l'hanno", ha aggiunto.

Un pensiero per il Papa

 E proprio ricordando l'incidente, i lunghi mesi trascorsi in ospedale, Jovanotti ha voluto mandare un messaggio a Papa Francesco ancora ricoverato a Roma. "Il Papa lo pensiamo tutti con apprensione, amore. Gli vogliamo bene, è una delle poche voci che si alza contro la follia. Come vuoi non volergli bene, non posso che augurargli di stare bene e di restare con noi il più a lungo possibile", ha detto.

Lo show

  Sul palco con Lorenzo una band incredibile, "la miglior band che abbia mai avuto", un ensemble di tredici solisti a disposizione delle canzoni che accompagnano da anni la vita della tribù che balla. La scaletta infiamma la platea dal primo pezzo, per una sequenza che dall'inizio alla fine lascia senza respiro. Da 'L'ombelico del mondo', a 'Mezzogiorno', da 'I love you baby' a 'Il più grande spettacolo dopo il Big Bang', da 'Le tasche piene di sassi' a 'Mi fido di te' e pochi nuovi brani tratti da 'Il corpo umano': l'apertura dello show con 'Montecristo', la title track dell'album Il corpo umano, 'Fuorionda', '101' e 'Un mondo a parte'. 

Topo Gigio

 Tanta è l'energia e la voglia di divertirsi, che Jova non esclude qualcosa di sorprendente come una canzone con Topo Gigio alla stregua di Lucio Corsi a Sanremo. "Perché no. Mi sarebbe piaciuto fare il video di 'A te' con lui, mi ero anche messo in contatto. Ma mi dissero che era una canzone d'amore, troppo intima, e Topo Gigio non andava bene". "Grande idea quella di Corsi, bellissima. Io lo conosco da anni ed è una grande gioia che da Sanremo ci fosse una ventata di novità", ha concluso Jovanotti.
 

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