Il cantautore si è ripreso dopo la polmonite acuta e si scopre "esperto di Mondiali"
Jovanotti sul suo profilo Facebook tranquillizza i fan sulle sue condizioni di salute, dopo il ricovero in ospedale di fine maggio. "La mia polmonite sta molto meglio, cioè peggio per lei, e meglio per me, - scrive - nel senso che mi sto rimettendo e tra un po' riprendo in mano il filo delle nuove canzoni e del progetto del nuovo disco. Nel frattempo sto diventando esperto di Mondiali".
"Belli però i Mondiali, io impazzisco per queste faccende enormi che invadono i cuori e le timeline.- continua Lorenzo - La mia parte retorica, ridondante, passionale, epica, narrativa si esalta di fronte a queste messe in scena mondiali. Sono raccordi tra grandi flussi e vita delle persone che io mi ci tuffo di testa".
In un flusso ininterrotto di parole, Jovanotti ammette anche che "fermarmi per un periodo mi sta resettando, e ci voleva, perché dopo un anno come quello di Backup, con gli stadi, la raccolta, i concerti, le celebrazioni, le menate e le figate adesso c'è da azzerare tutto, passare lo straccio e ripartire come se non avessi mai fatto una canzone in vita mia, e la sensazione è quella. Le canzoni arrivano attraverso percorsi misteriosi. Si ricomincia sempre da zero, o al massimo da tre, come diceva quel genio di Troisi. Tre in questo caso sarebbero la musica, voi e me". E poi: "Nascono canzoni nuove, come se ci fosse bisogno di altre canzoni nel mondo, ma se non lo credessi con tutto il cuore, non saprei che fare, e invece ci credo tantissimo che una canzone nuova merita sempre un fiocco attaccato sulla porta del tempo. Digitale, analogica, bella, brutta, non importa, nuova però sì".